Aborto. Carcere a vita per Scott Roeder, killer del medico abortista
02 Aprile 2010
di redazione
Scott Roeder, l’uomo di 52 anni che un anno fa uccise sul sagrato di una chiesa in Kansas il medico abortista americano George Tiller, 67 anni, è stato condannato oggi al carcere a vita. Dovrà restare in carcere almeno 50 anni senza possibilità di uscire di prigione.
Al momento dell’arresto, poche ore dopo l’omicidio, Roeder ammise subito di essere l’autore del gesto. Alla polizia disse che "con Tiller in vita troppi bambini non-nati erano in pericolo". Da allora l’uomo non ha mai rinnegato il suo gesto e per alcuni gruppi ‘pro life’ è diventato negli Stati Uniti una sorta di eroe. In aula, prima della sentenza, Roeder ha chiesto e ottenuto di poter parlare per spiegare nel dettaglio per quale motivo lui continui a considerare legittima, in nome della vita dei bambini non nati, la sua decisione di "fermare" il ginecologo. "L’ho fermato perchè dovevo farlo. Oggi senza il dottor Tiller Wichita è un posto di gran lunga più sicuro per i bambini non nati" ha detto.
Il caso ha sollevato negli Stati Uniti accese polemiche tra i gruppi antiabortisti ‘pro life’ e quelli abortisti ‘pro choice’, quelli cioè a favore della scelta della donna. La famiglia di Tiller in una dichiarazione spontanea resa prima della sentenza aveva chiesto alla corte una "sentenza che sia di lezione per l’opinione pubblica americana sull’aborto", e che sul tema possa a contribuire "a cambiare la cultura di questo Paese". Il pubblico ministero nella sua requisitoria aveva definito il gesto di Roeder come un "atto di terrorismo" e aveva chiesto il massimo della pena.
I difensori dell’omicida, sottolineando che il loro assistito ha subito confessato, si sono rimessi alla corte chiedendo semplicemente che "fosse applicata la legge". Roeder ha confermato la linea seguita in tutto il processo: rivendicando la legittimità morale del suo gesto. Uccise il medico abortista perchè "doveva farlo". Il giudice Warren Wilbert non gli ha riconosciuta alcuna circostanza attenuante e lo ha condannato al "carcere a vita" in base alla norma del codice penale americano denominata ‘Hard 50’. Accogliendo le richieste della difesa, il giudice ha anche ordinato che Roeder non possa uscire di prigione prima della scadenza della pena.