Abruzzo. 5 Stelle, la grande novità del programma è il taglio delle province (sic)
09 Febbraio 2013
di redazione
Si sentono forti e in vantaggio i candidati del movimento 5 stelle, i grillini come Gianluca Vacca, dall’Abruzzo, capolista alla Camera. Parlano con un piede già in parlamento, schifando la definizione di onorevole e preparandosi a esercitare quella funzione che tutti gli osservatori concordano nel definire di controllo delle procedure parlamentari, del lavoro delle commissioni, eccetera eccetera, anche se in pochi si chiedono quanto, al di là del legalitarismo, questo renderà più spediti i processi riformatori. Per loro, il solo fatto di venire dalla società civile, come Vacca, insegnante, dà già il patentino di politico onesto ancora prima di cominciare, e la forza, si dice sempre a proposito dei 5 stelle, sta nella novità e nella originalità del loro programma. Quale? Vacca lo snocciola come un mantra, stop alle missioni militari (che continueranno a meno che Grillo non abbia la maggioranza, ma sembra improbabile), stop, soprattutto, alla spesa pubblica, e, udite udite, eliminazione delle province abruzzesi. Eliminare le province. Poi dicono che Berlusconi in campagna elettorale fa propaganda…