Abruzzo alla conquista dello spazio, al via il sistema di navigazione satellitare
22 Dicembre 2010
Un tempo c’erano i pastori a guardare all’insù e ad ammirare il cielo o le stelle, per ingannare il tempo e magari fantasticare, in attesa che le loro greggi terminassero il pascolo. Oggi i ruoli sembrano essere invertiti: sono quelle stesse terre, infatti, ad essere guardate dall’alto. Perché il Fucino è diventato la sede del Centro di Controllo di Telespazio che gestirà i trenta satelliti e le attività operative di Galileo, il sistema europeo per la navigazione e il posizionamento satellitare.
Realtà che sembrano lontane anni luce e che invece sono separate solo da qualche decina d’anni e che danno la misura di quanto possa essere veloce e rivoluzionaria la spinta verso l’innovazione. Un appuntamento al quale l’Abruzzo non vuole presentarsi in ritardo. Come conferma il presidente della Regione, Gianni Chiodi, pronto a giocare una partita decisiva nel più importante programma industriale europeo. “Il nuovo Centro di Controllo consente alla nostra regione di partecipare con un ruolo da protagonista. La realizzazione di questo Centro e la nuova politica europea nel settore dell’attività spaziale ci attribuiscono una straordinaria capacità d’innovazione”.
Riflettori internazionali puntati sull’Abruzzo dunque. E infatti alla cerimonia di inaugurazione che si è svolta nei giorni scorsi hanno partecipato numerose autorità, come Antonio Tajani, vice Presidente della Commissione Europea, Pier Francesco Guarguaglini, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, i vertici delle agenzie spaziali e l’amministratore delegato di Telespazio, Carlo Gualdaroni. Ad affiancare Gianni Chiodi, l’assessore regionale alle Attività produttive, Alfredo Castiglione.
Il centro è stato realizzato da Telespazio, una società del gruppo Finmeccanica/Thales, ed è stato finanziato con il contributo della Regione Abruzzo. Ha una superficie di 5mila metri quadrati e, a regime, ospiterà oltre 100 tecnici e operatori specializzati. "L’Europa avrà un proprio sistema di navigazione satellitare indipendente estremamente preciso ed affidabile – ha spiegato Chiodi -, attraverso il quale la nostra regione diventa riconoscibile e si inserisce in modo puntuale evidenziando grandi potenzialità e grandi capacità innovative. Qui andiamo oltre i rituali effetti positivi che un’attività economica, sia pure di grande levatura, può portare. Per questo abbiamo creduto molto nel potenziamento del Centro Fanti del Fucino, ritenendolo strategico per l’Abruzzo intero. Dobbiamo continuare a sviluppare idee innovative e progetti in linea con la responsabilità che il momento richiede. Progetti in cui vinca la qualità e che possano portare alto il segno distintivo della nostra regione per esprimere le migliori eccellenze italiane e internazionali parte essenziale della forza di un territorio”.
A portare il compiacimento del Governo nazionale ci ha pensato invece Gianni Letta che, è nato proprio in queste terre e verso le quali conserva un forte legame. Tradendo una certa emozione ha infatti salutato la sua Marsica e il suo Fucino, nelle quali ora “si respira un sapore europeo”. “Sono lieto – ha aggiunto – per il fatto che qui possa essere scritta una nuova pagina della cooperazione europea. Questa è una terra povera, che viveva della sua agricoltura e dei suoi pastori. Oggi gli abruzzesi guardano stelle moderne, che sono i satelliti. Una terra che nella sua sobrietà ed umiltà ha insegnato molto al mondo, come nella tragedia del terremoto. Spero che ancora una volta Finmeccanica e Telespazio portino avanti il patrimonio di collaborazione e tecnologia per essere un esempio di cooperazione”. Con un velo di rammarico L’amministratore delegato di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, ha ricordato che il centro doveva essere operativo già dalla prima metà degli anni 2000, "ma nonostante i ritardi – ha aggiunto – questo è un grande successo internazionale. Il riconoscimento dell’impegno – ha aggiunto – va al Governo, all’Agenzia spaziale e al mondo della ricerca. Sancisce, inoltre, la centralità del centro spaziale del Fucino ed è un successo frutto del rapporto tra Finmeccanica e Telespazio da un lato e Regione dall’altro".
E’ ufficialmente partito quindi il conto alla rovescia: nel 2014 il sistema di navigazione satellitare diventerà operativo. Ad assicurarlo è il vice presidente della Commissione europea e commissario all’Industria, Antonio Tajani che auspica il pieno impegno dei governi che, dice, “non dovranno tirarsi indietro se serviranno altri fondi. Le risorse investite in Galileo – ha concluso – faranno crescere l’economia e la competitività dell’Europa e una volta che il sistema sarà operativo si potranno generare risparmi nel corso degli anni per 90 miliardi di euro”.