Abruzzo “caso” nazionale, è la prima regione a tagliare consiglieri e assessori
03 Ottobre 2012
Lo ha detto bene ieri il presidente della Regione, Gianni Chiodi. Non stava ancora parlando in sede “istituzionale”, perché poco prima l’aula dell’Emiciclo si era trasformata in un teatro, grazie alla suggestiva esibizione al pianoforte del maestro Nazzareno Carusi, in onore di Gianni Letta, insignito ieri della Medaglia Aprutium
E nel saluto a Letta il presidente Chiodi non ha esitato a definire l’Abruzzo un “caso nazionale”. Ed è proprio vero, perché di fronte ai tanti scandali che stanno investendo la politica, a maggior ragione la sua regione si pone nello scenario nazionale come un caso. Conti in rodine, rigore, bilanci certificati e, soprattutto, un primato: il via libera al taglio dei consiglieri e degli assessori regionali. E l’Abruzzo è la prima regione in Italia ad aver operato la riduzione. In particolare i consiglieri regionali passano dagli attuali 45 a 31 e gli assessori, che scendono da dieci a sei.
“Siamo la prima regione d’Italia ad aver approvato questo taglio – ha commentato soddisfatto il Presidente Gianni Chiodi – Nessuna regione in Italia in tre anni e mezzo è riuscita a fare tanto sul fronte dei costi della politica fino a diventare una regione virtuosa. Siamo passati dalla parole ai fatti e questa ne è una ulteriore dimostrazione"
Si tratta di una misura prevista nell’ultimo dei tre decreti "taglia-spese" dell’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti che aveva scatenato il ricorso di cinque Regioni, ma non l’Abruzzo, sulla cui legittimità si è espressa in maniera definitiva, e favorevole, la Corte costituzionale nel luglio 2012.
E l’aula ha approvato senza esitazione la legge che sancisce una riduzione sulla futura composizione dell’Emiciclo. Trattandosi di una modifica allo Statuto adesso bisognerà attendere 90 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale per la seconda e ultima votazione.
“Dopo aver eliminato i vitalizi- spiega Chiodi – ancora una volta la nostra Regione si pone come esempio di buona e sana amministrazione, volta alla riduzione dei costi della politica e alla eliminazione degli sprechi e dei privilegi".