Abruzzo, governatore del Pd indagato
17 Febbraio 2017
di Redazione
Blitz dei carabinieri a palazzo Silone per l’acquisizione di atti e nuova bufera sulla Regione Abruzzo. Nel mirino della Procura della Repubblica dell’Aquila tre filoni di indagine: il mega appalto per la ristrutturazione di Palazzo Centi, palazzo aquilano settecentesco ex sede della giunta, danneggiato dal sisma del 2009; un intervento riguardante Penne e interventi di rigenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle case popolari in via Caduti per servizio e in via Salara Vecchia a Pescara. Per i fatti riguardanti Pescara è stata notificata al presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso una proroga di indagine, priva di contestazioni specifiche, con accuse di corruzione, abuso e turbativa d’asta da lui rigettate.
“Mi dichiaro totalmente estraneo alle vicende e auspico una loro rapidissima definizione”, ha scritto in una nota D’Alfonso, in merito al sequestro, da parte dei Carabinieri, di documenti sulla gara da 13 milioni di euro per l’affidamento della ricostruzione di palazzo Centi, sede della presidenza nel centro storico del capoluogo resa inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009. Nella mattina di oggi, riferisce poi nella nota D’Alfonso, “sono stati comunicati atti di proroga di indagini penali che vanno avanti dal novembre 2015 con rinnovi semestrali”.
E su Facebook il presidente aggiunge:”Ho fiducia nell’operato della magistratura così come ne avevo in passato, quando è stata sempre accertata la liceità delle mie condotte amministrative”. Non è proprio un bel periodo per il Partito Democratico.