Abu Omar, Cassazione proscioglie Pollari e vertici servizi. Vince segreto di Stato
24 Febbraio 2014
di redazione
La prima sezione penale della corte di cassazione ha annullato senza rinvio le condanne per i vertici del sismi, Niccolò Pollari e Marco Mancini, e per altri agenti dei servizi segreti italiani, perché "l’azione penale non poteva essere perseguita per l’esistenza del segreto di Stato". Dopo 11 anni, si chiude così la vicenda della extraordinary rendition dell’imam egiziano Abu Omar, avvenuta a Milano nel febbraio del 2003, quando agenti della C.I.A. con la collaborazione dei servizi Italiani rapirono l’imam. "La cassazione ha posto la parola fine a questa vicenda", ha detto Pollari, che aggiunge "quanto sostenuto da quattro compagini governative diverse avrebbe potuto correr riflettere un po’ più prima e a non portare le corse fino questo punto. Ora", secondo l’ex capo dei servizi, "non posso non rivolger il mio pensiero a quelle persone che hanno operato con me perché per questioni collaterali a questa vicenda hanno avuto condanne neanche definitive. Sono profondamente addolorato di questo credo che le conseguenze subite siano quantomeno da valutare tenuto conto dell’esito del processo".