Abusivismo e inquinamento. Oltre 5mila casi nel 2009
26 Maggio 2010
di redazione
Cinquemila casi di abuso edilizio e di inquinamento paesaggistico rilevati dalle forze dell’ordine nel corso del 2009. E questo tipo di irregolarità rappresenta la quota più alta nei reati di tipo ambientale. È quanto emerge dal Rapporto sul contrasto all’illegalità ambientale presentato oggi pomeriggio al Ministero dell’Ambiente.
La cifra rivela un lieve calo rispetto al 2008, quando i casi risultati non conformi ai controlli furono 5.085. Nel 2009 le persone denunciate per questo tipo di reati sono stati 6.274 contro 6.648 del 2008. Dal Rapporto emergono inoltre 4.376 casi di violazione della legge sul fronte degli incendi, 1.652 casi nell’inquinamento del suolo, 856 nell’inquinamento idrico. Da segnalare anche 47 illeciti accertati nel settore dei Beni archeologici e 14 nell’ambito dell’inquinamento radioattivo.
In Italia, ha detto il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, e forze dell’ordine rilevano un illecito ambientale ogni 43 minuti. La titolare del dicastero ha poi sottolineato come per la prima volta il ministero abbia deciso di "presentare in forma ufficiale un rapporto su tutti i reati ambientali per focalizzare la situazione nel paese e per fornire a Parlamento e governo lo strumento per migliorare le politiche di contrasto alla criminalità ambientale". "Un sistema di illeciti – ha poi precisato – che si articola in molteplici fattispecie criminali e che è in gran parte gestito da Camorra, Mafia e ‘Ndrangheta".