Acea, Pd contro Raggi: “Tutelare il titolo in Borsa”
26 Marzo 2016
di redazione
L’ultimo caso, rovente, riguarda l’Acea, la municipalizzata romana che gestisce acqua ed energia. La candidata cinquestelle Virginia Raggi qualche giorno fa ha promesso, in caso di vittoria, un cambio di management. La reazione è stata una raffica di dichiarazioni e l’accusa a Raggi di aver fatto precipitare il titolo della società in Borsa «facendo perdere ai romani 71 milioni di euro».
In difesa della candidata si è mosso Luigi Di Maio: «Agli attacchi ridicoli del Pd non si può che rispondere con il suo sorriso. Virginia spazzerà via i partiti dalla Capitale».«Ora hanno davvero paura di noi». Ma i democratici non ha mollato la presa. Una reazione a catena di dichiarazioni che hanno colpito i grillini. Ha iniziato Andrea Romano: «Raggi straparla con i soldi altrui», «blatera, ma la fuffa dei complotti è finita», ha rincarato poi il senatore Stefano Esposito, «chieda scusa e facciamola finita», intima un altro deputato, Stefano Carbone.
E oltre alle dichiarazioni ci sono anche atti concreti: il senatore Raffaele Ranucci presenta un’interrogazione ai ministri dell’Economia Pier Carlo Padoan e dello Sviluppo economico Federica Guidi per chiedere «quali iniziative intendano adottare per tutelare gli azionisti di una delle principali multiutility quotate in Borsa» e se «non ritengano opportuno un intervento di Consob per valutare i danni causati dalla candidata del M5S all’Acea, ai cittadini romani e al tessuto produttivo della Capitale». Insomma, una guerra senza esclusione di colpi tra Pd e M5S, che si gioca prevalentemente sul web, di cui questo di Roma è solo l’ultimo episodio.