Addio a Shimon Peres: “Falco diventato colomba”
28 Settembre 2016
di Redazione
Nella notte si è spento all’età di 93 anni Simon Peres l’ex presidente israeliano e Nobel per la pace. Peres era ricoverato dal 13 settembre al Tel Hashomer Medical Center, in conseguenza di un ictus; il suo medico personale, Rafi Waden, ha riferito che le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni e che si è “spento nel sonno” intorno alle 2 del mattino.
Shimon Peres è stato protagonista della vita d’Israele e la sua vicenda politica ha intersecato i momenti più cruciali della storia dello stato d’Israele. Peres è arrivato in Palestina nel 1934 all’età di 10 anni; “l’eterno immigrato”, lo definisce Haaretz, ha sempre dovuto lottare più degli altri. A seguito della proclamazione dello Stato d’Israele nel 1948, Yitzhak Ben Gurion nominò Peres capo della marina durante la guerra d’indipendenza e da allora ha ricoperto tutte le più importanti e strategiche cariche politiche: è stato leader laburista, ministro in 12 governi (degli Esteri, della Difesa, dei Trasporti e delle Finanze) e stato primo ministro per due volte (1984-1986 e 1995-1996).
Assieme al primo ministro Rabin, fu protagonista del processo di pace israelo- palestinese che portò agli accordi di Oslo; questo ruolo gli fruttò il premio Nobel per la pace del 1994, mentre a Rabin costò la vita nel 1995.
Malgrado l’età avanzata Peres si è mantenuto attivo in politica fino all’ultimo come ambasciatore ufficioso d’Israele. Una delle sue ultime missioni fu la preghiera in Vaticano assieme al leader palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), su invito di Papa Francesco.
Statista rispettato in tutto il mondo, Peres è sempre stato discreto nella vita privata; nel 1945 sposò la compagna di liceo Sonya Gelman e le è stata accanto fino alla morte nel 2011.