Adozioni Congo, lettera a Papa Francesco. “Atto umanitario”
09 Dicembre 2013
di redazione
Gli enti italiani che si occupano di adozione di bambini dal Congo scrivono a Papa Francesco: "Vorremmo che le nostre famiglie possano festeggiare insieme ai loro bambini le imminenti festività natalizie finalmente a casa", chiedendo al Pontefice "un atto umanitario in vista del prossimo Santo Natale". E’ la vicenda delle coppie italiane, 25 quelle ancora bloccate a Kinshasa, la capitale del Congo, dopo che la burocrazia locale ha complicato il rientro di 32 bambini adottati. Il ministro per l’Integrazione Kyenge, di origine congolese, ha provato a intervenire ma per ora non è riuscita a sbloccare la situazione. Secondo la testimonianza di uno dei protagonisti ancora nel Paese africano, "Le famiglie sono sparse per Kinshasa: alcune in piccoli residence altri in albergo altri ancora in orfanotrofio". "Noi per esempio, pagando salato, possiamo avere il necessario: dai medicinali alla pasta. Certo spesso manca la luce o l’acqua corrente ma questa è l’Africa". E’ da settembre che le autorità del Congo hanno bloccato le adozioni chiedendo di avere rassicurazioni sulla sorte dei bambini in Italia. Sorte che non sembra certo così fosca.