Affiliato alla Ndrangheta beneficiava illegalmente di fondi comunitari
15 Febbraio 2010
di redazione
Da diversi anni beneficiava di aiuti comunitari per la produzione di agrumi e di olio d’oliva, dichiarando alla Regione Calabria l’assoluta mancanza di pregiudizi a suo carico. In realtà però era un pluripregiudicato da vent’anni e sottoposto a sorveglianza speciale per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Lo hanno smascherato i finanzieri della Tenenza di Corigliano Calabro, che hanno sequestrato terreni del valore di un milione e 400mila euro a G. R., 66 anni, affiliato al clan Carelli. Così l’uomo, che ha precedenti per usura, estorsione e associazione mafiosa, producendo una semplice autocertificazione ha beneficiato degli aiuti finanziari legati alle campagne agrumicole e olivicole degli anni compresi tra il 2004 e 2009. La truffa ha consentito all’imprenditore agricolo di ottenere dalle casse dall’Agenzia Generale per le Erogazioni in Agricoltura, a scapito dei Fondi Europei, circa 100mila euro, nonostante i rigori dei dispositivi delle norme antimafia che precludono appunto, a tali soggetti, qualunque possibilità di accedere a finanziamenti pubblici di qualsiasi genere.
L’imprenditore, al termine delle attività ispettive, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Rossano per falso e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Il sostituto procuratore Paolo Remer ha disposto il sequestro preventivo dei terreni nella disponibilità del soggetto artefice della truffa, anche allo scopo di garantire i crediti erariali scaturenti dall’indebita percezione dei contributi. Sono stati sottoposti a sequestro 16 appezzamenti di terreno per la coltivazione di agrumi e di olive di proprietà dell’indagato, pari complessivamente a 70mila metri quadrati.