Afghanistan, attentato kamikaze. Nel mirino leader tribale ostile ai talebani
27 Febbraio 2016
Sono stati registrati fino ad ora 40 feriti. E sarebbero almeno dieci le persone uccise nei pressi di un mercato della provincia di Kunar, ad est dell’Afghanistan. La causa di tanto sangue improvviso è l’ennesimo kamikaze che si è lasciato esplodere. Almeno così certificano le autorità tramite il portavoce del governatore provinciale: "Un attentatore suicida in sella a una motocicletta ha azionato i propri esplosivi in un mercato di Asadabad, dieci persone sono rimaste uccise e oltre quaranta ferite."
Pare che il kamikaze fosse a bordo di una motocicletta. Il leader tribale, Khan Jan, che era a capo di una rivolta locale contro i talebani, è rimasto ucciso.
Nel mirino, a quanto pare c’era proprio lui: un comandante delle milizie locali, Jaji Khan Jan. L’uomo, noto per le sue posizioni molto ostili ai talebani (che sono molto diffusi nella regione frontaliera con il Pakistan), aveva ricevuto già numerose minacce di morte in passato. Zabiullah Moudjahid, portavoce dei talebani, non ha voluto rispondere alle numerose sollecitazioni. Ma è tutto nella norma dal momento che i terroristi islamisti evitano dichiarazioni pubbliche quando i loro attentati provocano vittime civili.