Afghanistan, due guardie morte ai seggi ma la democrazia va avanti

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Afghanistan, due guardie morte ai seggi ma la democrazia va avanti

05 Aprile 2014

12 milioni di persone votano alle elezioni presidenziali in Afghanistan, mai brogli elettorali e gli attacchi sanguinosi dei Talebani mostrano che la sicurezza e la stabilità del Paese asiatico sono ancora lontane. Una bomba ha ucciso due agenti di polizia e ne ha feriti altrettanti tra nord e sud del Paese. Una delle bombe è esplosa in un seggio. Le urne resteranno aperte oggi fino alle diciasette, 6mila i seggi  in tutto il Paese e un dispiegamento di forze enorme per rendere le operazioni di voto sicure. I candidati favoriti nella corsa alla successione di Karzai sono l’ex ministro degli Esteri, Zalmai Rassoul, Abdullah Abdullah, che ci riprova dopo il 2009 e l’economista Ashraf Ghani. "Il voto porterà una vita più prospera per i nostri figli e le generazioni future", ha detto Karzai al momento del voto. Nonostante tutte le criticità il Paese strappato ai turbanti Talebani ormai oltre un decennio fa oggi si confronta ancora una volta con la democrazia.