Afghanistan, italiani sotto il fuoco per 30 minuti. SOS Mangusta
20 Ottobre 2013
di redazione
Soldati italiani sotto attacco in Afghanistan. Alle 15,30 ore locali (verso l’una in Italia), la pattuglia tricolore è stata presa di mira con armi leggere, mortai e lanciarazzi RPG per 30 minuti. L’attacco è avvenuto a circa cinque chilometri a sud della base di Shindand, nell’Afghanistan occidentale sotto controllo Isaf a guida italiana. A rispondere al fuoco i paracadutisti della "Nembo" di Pistoia, dai bersaglieri del 7 reggimento di Altamura e dai genieri di Palermo. I militari italiani sono stati sostenuti anche dalle forze aeree Nato e dagli elicotteri Mangusta. Non ci sono stati feriti. Le truppe italiane stavano controllando e bonificando la zona. Il 18 ottobre ad essere presa di mira era stata la base di Shinbad, con lancio di missili dentro e fuori la recinzione. "Noi siamo all’interno di un’alleanza, la Nato, che col 2014 termina il periodo cosiddetto Aisaf, cioè una missione incaricata di sostenere gli afgani anche nel combattimento", ha ricordato nei giorni scorsi il ministro della difesa Mauro. "Dal 2015 comincerà una missione di supporto in cui saremo ancora vicini agli afgani, ma non più per aiutarli a combattere ma bensì per aiutarli nello sviluppo del Paese. Questa missione deve essere approvata dal Parlamento. I nostri uomini fino alla fine del 2014, pur riducendosi di numero fino a 1.800 uomini, saranno però in grado facendo il loro dovere, di garantire sicurezza per le popolazioni afgane".