Afghanistan. Kamikaze a Kabul, colpiti ministeri e palazzo presidente

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Afghanistan. Kamikaze a Kabul, colpiti ministeri e palazzo presidente

11 Febbraio 2009

Diversi attacchi terroristici sincronizzati e coordinati compiuti da kamikaze a Kabul e rivendicati dai talebani, hanno causato un numero ancora imprecisato di vittime. Citando un portavoce talebano, la televisione privata Tolo parla di sette attentatori suicidi che hanno attaccato diversi palazzi governativi  e ministeri in diversi punti della capitale afghana e anche in pieno centro, a due passi dall’ufficio presidenziale. 

Il bilancio degli attacchi sarebbe finora di una decina di morti, ma non vi sono conferme e la situazione è ancora confusa. Secondo una prima ricostruzione, un attentatore suicida avrebbe attaccato il ministero della Giustizia, situato nel cuore della città presso il dicastero delle Finanze e l’ingresso Sud del palazzo presidenziale causando diversi morti.

Fonti locali riferiscono che ancora in queste ore si sentono numerosi colpi d’arma da fuoco nell’area del palazzo preisdenziale. Un altro kamikaze si sarebbe fatto esplodere nell’area sud di Kabul, non è chiaro se contro una pattuglia della polizia o un convoglio militare internazionale. Quest’ultima circostanza non è stata ancora chiarita, dato il massimo riserbo delle fonti ufficiali e la gran confusione che regna in questo momento nella capitale afghana.

Un secondo attacco avrebbe preso di mira uffici dell’amministrazione penitenziaria nel quartiere periferico di Khair Khana, con due kamikaze a piedi che sono riusciti a penetrare nell’edificio sparando e facendo poi saltare i corpetti esplosivi che indossavano. Un’altro attentatore suicida sarebbe circondato dalla polizia nel ministero dell’Istruzione, ma non si sarebbe ancora fatto esplodere.

L’agenzia cinese Xinhua riferisce che le forze di sicurezza  hanno circondato l’edificio del palazzo di Giustizia, all’interno del quale sono entratti commandos per catturare o uccidere i terroristi. Un presunto portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha chiamato l’agenzia stampa cinese da un luogo sconosciuto e ha dichiarato che sono stati mandati 16 kamikaze per colpire obiettivi governativi.