Afghanistan: l’Italia manda rinforzi
15 Maggio 2007
di redazione
Dopo l’attacco ai militari italiani a Herat, nell’Afghanistan occidentale, verranno inviati rinforzi. Si tratta di cinque
elicotteri d’attacco Mangusta, una decina di cingolati Dardo e un paio di
compagnie di fanti, oltre a due velivoli senza pilota Predator. Intanto, ieri in un raid aereo nel sud dell’Afghanistan la Nato ha ucciso 60 talebani.
Il generale Antonio Satta, comandante della regione ovest dell’Isaf, aveva già messo in guardia sui rischi. Il 6 maggio
scorso, aveva illustrato la situazione proprio al il ministro della Difesa, Arturo Parisi, in visita proprio ad Herat: “Nell’ultimo periodo si è riscontrato un incremento
della minaccia, con particolare riferimento all’impiego di ordigni esplosivi
improvvisati e alla frequenza di attacchi, condotti da piccoli gruppi di
ribelli”.
Per quanto riguarda il raid della Nato, il capo della polizia locale, Asmatullah Alizai,
ha precisato che tra le vittime ci sono tre importanti leader del distretto di
Jalai della provincia di Kandahar. Il bombardamento aveva come
obiettivo alcuni covi di militanti talebani che erano stati segnalati da alcuni
informatori.