Afghanistan: morti sei soldati Nato canadesi

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Afghanistan: morti sei soldati Nato canadesi

05 Luglio 2007

L’esercito canadese rende noto il bilancio delle perdite nel sud dell’Afghanistan che ammonta a 66 soldati, sei dei quali sono morti durante la giornata di mercoledì quando il loro veicolo blindato è stato demolito a seguito dell’esplosione di un ordigno esplosivo di fabbricazione artigianale, analogo a quelli che hanno già fatto tante vittime tra i militari Usa in Iraq.

L’attacco sarebbe avvenuto non molto lontano dalla città di Kandahar, a sud-est dell’Afghanistan e, secondo il comunicato ufficiale del Brigadier Generale Tim Grant- comandante delle forze canadesi locali- “si trattava di un convoglio di ritorno alla base da una distante area operativa”.

I sei soldati morti sarebbero dovuti tornare a casa alla fine del mese e stavano viaggiando a bordo di un veicolo corazzato del tipo “Rg-31 Nyala”. Il Generale Grant ha espresso il suo cordoglio per la grave perdita in cui “sei grandi giovani canadesi sono deceduti…e queste non possono che essere considerate tattiche terroriste”.

Secondo il comandante canadese comunque la zona in cui è avvenuto l’attacco, “l’area del Panjwaii, è una delle più tranquille del paese…in cui abbiamo costruito eccellenti relazioni con gli anziani e le altre persone del territorio”. Grant non vuole in alcun modo darsi per vinto, visto quello che ha voluto far sapere ai terroristi: “gli attacchi contro di noi e contro il personale afghano non diminuiranno la nostra determinazione mirata a far diventare l’Afghanistan un posto tranquillo per i suoi bambini”, nell’esplosione è deceduto anche un interprete locale.

Le forze dell’ISAF, di cui i canadesi fanno parte, devono molto al sacrificio dei soldati di questa nazione, che spesso non è considerato per quello che vale.