Nuove minacce arrivano dal capo militare dei talebani: "Abbiamo inviato migliaia di attentatori suicidi in tutte le città dell'Afghanistan per attaccare le truppe straniere e i loro burattini afghani".
"Trasformeremo la nostra patria nel cimitero delle truppe Usa - ha proseguito
il mullah Dadullah - e le famiglie (americane) devono aspettare i loro corpi
senza vita. La guerra (che conducono) i talebani è soltanto a favore della
liberazione dell'Afghanistan dai nemici dei musulmani".
L'annuncio del dispiegamento di nuovi kamikaze arriva dopo l'attacco di ieri ad un convoglio dell'esercito afghano nella provincia orientale di Laghman, che ha causato la morte di nove persone, tra cui due militari ed alcuni bambini. Tanto l'attentato quanto le dichiarazioni di Dadullah si inseriscono nell'escalation di violenza che va avanti dallo scorso anno, il peggiore dall'inizio della missione militare in Afghanistan. La nuova ondata di attacchi suicidi, modellati sull'esempio di quelli dei militanti iracheni, segna anche un cambiamento di strategia. Dopo una serie ingente di perdite in azioni di combattimento regolari contro le forze Nato, i talebani tornano di nuovo alle tecniche di guerriglia e, soprattutto, agli attentati kamikaze.