Afghanistan. Rientrate in Italia salme di Pascazio e Ramadù

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Afghanistan. Rientrate in Italia salme di Pascazio e Ramadù

19 Maggio 2010

È atterrato all’aeroporto militare di Ciampino il C130 dell’Aeronautica con a bordo le salme dei 2 alpini uccisi lunedì scorso in Afghanistan: il sergente maggiore Massimiliano Ramadù 33 anni, e il caporal maggiore scelto Luigi Pascazio, 25 anni, entrambi del 327° Reggimento Genio guastatori di Torino.

Ad accogliere le salme, oltre ai parenti, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, il ministro della Difesa Ignazio La Russa e i vertici militari.

Il presidente della Repubblica, accompagnato dal consigliere militare Rolando Mosca Moschini, si è avvicinato alle due bare avvolte nel tricolore ed ha poggiato per qualche secondo la mano prima su una e poi sull’altra. Quindi, mentre veniva suonato il Silenzio, è tornato tra i parenti del sorgente maggiore Massimiliano Ramadù e del caporale maggiore scelto Luigi Pascazio. Le due bare vengono portate a spalla dai commilitoni dei due alpini uccisi. A rendere gli onori è un picchetto armato del IX reggimento Alpini dell’Aquila, ma sulla pista dell’aeroporto di Ciampino è presente anche una rappresentanza di tutte le forze armate. A benedire le salme l’ordinario militare, monsignor Vincenzo Pelvi. Presente anche il cappellano della Brigata Taurinense, con il tradizionale cappello con la penna.