Afghanistan. Talebani a Usa: “Andatevene, perché non farlo oggi?”
08 Luglio 2010
di redazione
Prima o poi "gli Stati Uniti dovranno ritirarsi dall’Afghanistan e, quindi, perché non farlo oggi?". A suggerirlo sono i Talebani dell’Afghanistan che sul loro sito web sottolineano come "l’America e i suoi alleati siano impantanati" nel Paese e come "non potranno salvarsi dalla fine letale".
Nel loro intervento, i Talebani parlano di "false jirga che non funzioneranno" e del "cambiamento di volti nel comando militare americano" che "non creerà uno spiraglio di speranza" per gli Stati Uniti, che "presto soffriranno la più catastrofica sconfitta della loro storia". Dopo gli ultimi attacchi, i Talebani affermano che "le basi e le caserme (delle forze della coalizione, ndr.) sono divenute obiettivi facili per i mujahidin". "Il presidente Barack Obama e i suoi consiglieri militari dovrebbero capire che non possono restare in Afghanistan – si legge – Se la guerra continuerà nessuno riuscirà a salvare gli Stati Uniti dalla disintegrazione". A meno che, "gli americani non prendano la logica decisione di porre fine al conflitto, ritirarsi dall’Afghanistan, chiudere le loro basi e rispettare la sovranità, l’indipendenza e la visione islamica" del Paese, dove per loro "non ci sono opportunità di successo".
Di fronte alla situazione sul campo, agli americani contrari alla guerra in Afghanistan, a uno scenario che ricorda il conflitto in Vietnam, concludono i Talebani, "spetta ai responsabili americani analizzare la situazione alla luce dei fatti". "La sensatezza vorrebbe che il lavoro che si vorrebbe fare domani (il ritiro dall’Afghanistan, ndr.), in modo contrito e con rammarico, venga invece fatto oggi".