Afghanistan, un alpino italiano ucciso e 4 feriti nell’esplosione di un ordigno

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Afghanistan, un alpino italiano ucciso e 4 feriti nell’esplosione di un ordigno

28 Febbraio 2011

Un militare italiano appartenente al quinto reggimento alpini, il Tenente Massimo Ranzani, è morto e altri 4 sono rimasti feriti nello scoppio di un ordigno che ha fatto saltare in aria il mezzo blindato Lince su cui i 5 si trovavano. L’attentato è avvenuto 25 chilometri a Nord di Shindand, nell’ovest dell’Afghanistan. L’attentato  si è verificato mentre la pattuglia rientrava da un’operazione di assistenza medica alla popolazione locale. Con la morte dell’alpino sale a 37 il numero dei nostri soldati morti in Afghanistan dall’inizio della missione, nel 2004, a oggi.

Il tenente Massimo Ranzani, ucciso oggi nell’esplosione di un ordigno, era giunto in Afghanistan il 12 ottobre scorso. Questa era la sua seconda missione fuori area. Nato a Ferrara il 24 marzo 1974, celibe, era in servizio nell’Esercito dal 1999, effettivo al 5° reggimento alpini di Vipiteno.

Sono invece "gravemente feriti" gli altri quattro militari coinvolti nell’esplosione. Lo sottolinea lo Stato maggiore della Difesa. I militari sono stati evacuati presso l’ospedale militare (Role 2) della base ‘Shaft’ di Shindand, sede del comando della Task force centre. L’esplosione ha colpito il terzo mezzo di una pattuglia che rientrava da un’attività di assistenza medica congiunta con le forze afgane.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato perpetrato a Shindand, in Afghanistan, contro il contingente italiano impegnato nella missione internazionale Isaf, in cui un militare ha perso la vita e altri quattro sono rimasti feriti, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto e un affettuoso augurio ai militari feriti”. Secondo quanto riferisce il Quirinale con una nota.

"È un tormento, un calvario e tutte le volte ci si chiede se questo sacrificio che impegna il parlamento con voto unanime e tutto il popolo italiano ad essere lì in un paese ancora medioevale sia uno sforzo che andrà in portò" ha dichiarato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi commentando l’attentato. Il premier ha poi aggiunto: "dobbiamo andare avanti".

"Profondo dolore per un’altra vittima che cade immolandosi sull’altare della democrazia». Ad esprimerlo è il presidente del Senato, Renato Schifani che da Barete, in provincia dell’Aquila dove oggi ha inaugurato una scuola d’infanzia commenta la morte di un militare italiano in Afghanistan e il ferimento di altri soldati. Schifani, esprimendo "vicinanza ai familiari dei nostri feriti" sostiene però che "l’Italia non può che rimanere in Afghanistan". "Ho appreso con sgomento e dolore la notizia dell’esplosione di un ordigno che ha colpito un veicolo blindato Lince nei pressi di Shindand, nell’ovest del Paese e provocato la morte del tenente Massimo Ranzani del quinto reggimento alpini. Desidero rinnovarle il mio apprezzamento per il coraggio, la professionalità e lo spirito di sacrificio con cui i nostri militari svolgono la loro opera in questo tormentato Paese". È quanto si legge nel messaggio che il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Biagio Abrate.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini esprime "il suo personale dolore e cordoglio e quello della Farnesina per la tragica scomparsa di un militare italiano e il ferimento di altri quattro, avvenuti quest’oggi, nei pressi di Shindand, in Afghanistan". "Oggi l’Italia -afferma in una nota il ministro- paga un nuovo, carissimo contributo al suo impegno nella quotidiana lotta contro il terrorismo internazionale e il mio primo pensiero va ai familiari dei militari coinvolti". Il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha espresso poi “profondo cordoglio” per la morte del militare.

Sempre nella giornata di oggi quattro soldati della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) sono morti in zone dell’Afghanistan meridionale ed orientale. Lo ha reso noto la stessa Isaf con un comunicato.  I militari morti in Afghanistan sono 65 dall’inizio dell’anno e 33 dall’1 febbraio 2011.