Afghanistan. Wikileaks svela documenti segreti

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Afghanistan. Wikileaks svela documenti segreti

26 Luglio 2010

Un devastante rapporto sul fallimento della guerra in Afghanistan, 92 mila documenti e rapporti segreti militari americani dal 2004 al 2009 che descrivono stragi di civili, morti per ‘fuoco amico’ e il doppiogioco dei servizi segreti pachistani in aiuto all’insurrezione talebana. Sono i contenuti dell’ultimo scoop di Wikileaks – l’organizzazione online di Julian Assange che dal 2006 promuove la diffusione di informazioni segrete – che stamattina è scoppiato in contemporanea sulle prime pagine di tre colossi dell’informazione mondiale: l’americano New York Times, il britannico The Guardian e il tedesco Der Spiegel.

Le rivelazioni hanno fatto reagire immediatamente la Casa Bianca che ha condannato come "irresponsabile" la fuga di notizie e fatto notare che l’arco di tempo coperto dai documenti precede la nuova strategia annunciata dal presidente Barack Obama per l’Afghanistan. Wikileaks ha definito il dossier come testi "scritti da militari e funzionari dell’intelligence che descrivono azioni militari letali che hanno coinvolto gli Stati Uniti". Dai documenti – veri e propri ‘war logs’ o ‘diari di guerra’ – emerge una conferma dei sospetti che i servizi di intelligence pachistani (Isi) hanno guidato l’insurrezione afghana nonostante gli aiuti militari da oltre un miliardo di dollari all’anno a Islamabad per combattere i Talebani, scrive il New York Times.

I ‘war logs’ ricostruiscono gli sforzi dei servizi segreti di Islamabad per gestire le reti di attentatori suicidi e puntano i riflettori sul ruolo dell’Iran che fornirebbe ai Talebani aiuti in denaro, armi e addestramento ma tratteggiano anche lati oscuri della guerra dall’unità delle forze speciali che ha il compito di dar la caccia ai leader Talebani per "ucciderli o catturarli" senza processo, all’insabbiamento delle prove che i Talebani hanno acquisito missili letali terra-aria. Non sono gli unici cover-up. Un capitolo del dossier riguarda le vittime civili delle forze della coalizione: dai ‘diari di guerrà emergono 144 di questi incidenti.

Secondo le stime ufficiali 195 civili sono rimasti uccisi e 174 feriti nel corso di incidenti di questo genere ma la cifra – scrive oggi il Guardian – è probabilmente sottostimata. Alcuni incidenti sono stati provocati dai controversi raid aerei contro cui ha protestato il governo afghano ma altri sono il frutto di sparatorie contro automobilisti o motociclisti disarmati per paura di potenziali attentatori suicidi.