Agrigento. Evasione fiscale da un miliardo di euro, denunciati 120 imprenditori
27 Luglio 2009
di redazione
Un’evasione fiscale da un miliardo di euro è stata scoperta dalla Guardia di finanza, che ha denunciato 120 imprenditori di Ravanusa e Canicattì, in provincia di Agrigento, attivi nel settore del commercio di metalli e rottami ferrosi. Per tutti l’accusa è di dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Le verifiche fiscali delle Fiamme gialle, durate oltre 2 anni, sono state eseguite nei confronti di 5 società operanti nel settore del commercio dei rottami metallici. Recentemente un’altra società, con sede nel comprensorio di Ravanusa e anch’essa operante nella commercializzazione di rottami ferrosi, era finita nel mirino della Guardia di finanza.
Dall’analisi dei movimenti bancarie i finanzieri hanno accertato che al versamento sistematico di un assegno circolare o bonifico bancario che regolava il pagamento di fatture seguiva, contestualmente, un’operazione di prelevamento (in contante o con assegno bancario) di pari importo nella quale figurava come beneficiario il rappresentante legale dell’impresa che aveva ricevuto la fattura che documentava la cessione del materiale, diminuito di una somma che, verosimilmente, rappresentava la "provvigione" spettante alla società-cartiera emittente delle fatture per operazioni inesistenti.