Ai pugliesi toccherà pagare anche il Concertone del 1° maggio a Roma

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Ai pugliesi toccherà pagare anche il Concertone del 1° maggio a Roma

19 Aprile 2011

di A.R.

Vista la situazione poco florida – volendo usare un eufemismo – delle casse pubbliche pugliesi, c’è chi si aspetterebbe un pizzico di parsimonia in più da parte del governatore della Regione Nichi Vendola nello spendere il denaro dei cittadini. E invece si viene a sapere che la Puglia sarà tra i maggiori sponsor del concerto del primo maggio, quello organizzato per la festa dei lavoratori, che nella Capitale quest’anno sarà celebrata soltanto dalla Cgil, visto il suo rifiuto di coinvolgere anche le altre sigle sindacali dopo lo strappo di Pomigliano d’Arco e Mirafiori.

In pratica, i soldi pubblici dei pugliesi verranno utilizzati per finanziare un’iniziativa rappresentativa di una realtà parziale – in tutti i sensi del termine – del mondo del lavoro. Guarda caso quella più sinistramente politicizzata.

La cosa non è andata giù a molti, specialmente al Consigliere regionale del Pdl Domi Lanzilotta, che oltre a lamentare il fatto ha deciso di chiederne conto con un’interrogazione scritta allo stesso governatore. Tre sono, in particolare, gli elementi su cui si fonda la decisione di Lanzilotta di interrogare direttamente il presidente della Regione sulla questione.

In primis, la corrispondenza del concerto del primo maggio con un altro importante evento che avrà luogo nello stesso giorno: la beatificazione di Papa Wojtyla. A sottolineare la coincidenza delle due ricorrenze è stato peraltro – sottolinea il consigliere – "un quotidiano notoriamente non ostile alla coalizione vendoliana" a detta del quale quest’anno il concerto "sfida le celebrazioni per la contemporanea beatificazione di Papa Giovanni Paolo II".

Insomma, prosegue Lanzilotta, "considerato che anche l’evento, di gran lunga di maggior richiamo e rilievo, della beatificazione di un Pontefice straordinario che ha molto amato e ben conosciuto anche la Puglia può essere in sponsorizzato con riscontri molto più consistenti per il prestigio ed il richiamo turistico della Puglia" e "rilevato che sempre dalla stampa si apprende che quest’anno la Cgil celebra da sola la Festa del Lavoro, essendosi per la prima volta dopo molti decenni rifiutata di farlo con Cisl e Uil, e che il suddetto Concerto deve pertanto ritenersi organizzato soltanto da una rappresentanza minoritaria", ci sarebbero tutti gli estremi, dunque, per chiedere spiegazioni a Vendola a proposito di una scelta alquanto contestabile.

Vedremo cosa risponderà Nichi e se sarà in grado di convincere tutti quei cittadini pugliesi che, forse, preferirebbero vedere il proprio denaro speso per finalità diverse dalla propaganda politica di parte.