Ai tedeschi adesso tocca la “Sharia Police”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Ai tedeschi adesso tocca la “Sharia Police”

Ai tedeschi adesso tocca la “Sharia Police”

01 Dicembre 2016

Un tribunale della Germania ha stabilito che sette islamici che avevano formato una ronda per far rispettare la Sharia per le strade di Wuppertal non interferiscono con le leggi tedesche. Semplicemente, esercitano il loro “diritto alla libertà di parola”. La sentenza, che legittima in modo chiaro la sharia nel Paese, rappresenta solo uno dei numerosi casi in cui i giudici tedeschi sono – consapevolmente o meno – promotori di un sistema giuridico parallelo di matrice islamica nel Paese.

La “sharia police” ha suscitato l’indignazione dei tedeschi fin dal 2014, quando i membri delle ronde distribuirono volantini gialli in cui si segnalava che il quartiere di Wuppertal Elberfeld era una “zona controllata”. I membri delle ronde invitavano musulmani, e non, a frequentare le moschee e ad astenersi da alcol, sigarette, droghe, gioco d’azzardo, musica, pornografia e prostituzione. I cosiddetti “vigilantes” sono salafiti, denominazione islamica che nella sua versione fondamentalista è prettamente anti-occidentale e mira a sostituire la democrazia in Germania (e non solo) con un governo islamico, basato proprio sulla sharia.

Il capo della polizia di Wuppertal ha detto che la “pseudo polizia” di Wuppertal rappresenta una minaccia per lo Stato di diritto: “il monopolio del potere spetta esclusivamente allo Stato. Atteggiamenti che intimidiscono, minaccinoa o provocano non saranno tollerati. Questi poliziotti della Sharia non sono legittimi. Chiamate il 110 [polizia] quando incontrate queste persone.”

Il procuratore di Wuppertal, Wolf-Tilman Baumert, ha dichiarato, invece, che gli uomini, che indossano giubbotti di colore arancione con le parole “Sharia polizia”, violano una legge che vieta di portare uniformi durante le manifestazioni pubbliche. La legge è stata usata fino ad oggi per impedire ai gruppi neo-nazisti di sfilare in pubblico. Secondo Baumert, i giubbotti sono illegali perché hanno un effetto “intimidatorio”. Il 21 novembre 2016, tuttavia, la Corte distrettuale di Wuppertal ha stabilito che i giubbotti, pur tecnicamente non uniformi, non costituiscono una minaccia.