Airbus 330. Inviati 24 messaggi automatici di anomalie in 4 minuti
06 Giugno 2009
di redazione
Continuano le investigazioni e le ricerche delle autorità francesi e brasiliane per trovare nuovi indizi sulla scomparsa dell’aereo di Air France alcuni giorni fa.
Secondo quanto diffuso oggi, l’Airbus 330 ha inviato 24 messaggi automatici di anomalie nei quattro minuti prima che se ne perdessero le tracce. "Un numero significativo", spiega un esperto, per un aereo moderno che invia centinaia di messaggi Acars (Aircraft Communication Addressing and Reporting System) relativi al funzionamento dei motori e alle prestazioni dell’aereo. Tuttavia 25 segnalazioni di anomalie in quattro minuti "sono un buon numero".
Si tratta di messaggi molto brevi, l’equivalente di un sms, trasmessi alle stazioni a terra via radio o via satellite. Introdotto alla fine degli anni ’80 e perfezionato negli anni ’90, il sistema ha permesso di rendere più efficiente il controllo dei velivoli e più rapida la comunicazione di eventuali anomalie.
Questi messaggi, come segnalato oggi dall’agenzia francese per la sicurezza del volo (Bea), possono contenere anche informazioni relative al pilota automatico: possono segnalare che il dispositivo non è attivo perché non funziona oppure perché è stato disattivato: "Il fatto che il pilota automatico dell’A330 non fosse in funzione – rileva l’esperto – potrebbe essere dovuto a un’avaria oppure alla decisione del pilota di disattivarlo per poter gestire meglio una situazione in atto, o perché disattivare il pilota automatico fa parte di una procedura prevista in determinate situazioni".
C’è anche la questione della presenza di temporali nella zona. Alain Ratier, vicedirettore generale di Meteo France, in una conferenza stampa all’aeroporto di Le Bourget (vicino a Parigi), ha spiegato che "nulla indica che il volo Air France 447 Rio-Parigi, disperso lunedì scorso sull’Atlantico, abbia incontrato sulla sua rotta "una massa temporalesca di eccezionale intensità per il mese di giugno".
L’ipotesi del’esplosione a bordo ancora non è stata esclusa. Secondo il direttore dell’ufficio inchieste incidenti (BEA) Paul-Louis Arslanian, confermando quanto affermato ieri dal ministro della Difesa Hervè Morin, l’ipotesi di una bomba a bordo del volo Air France 447 Rio-Parigi "non è esclusa al 100%", ma non sarebbe "molto coerente" con gli elementi di cui dispongono gli inquirenti.