Airbus, nervi tesi tra Brasile e Francia sulla fine del velivolo

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Airbus, nervi tesi tra Brasile e Francia sulla fine del velivolo

04 Giugno 2009

Nervi tesi tra Brasile e Francia sull’Airbus con 228 passeggeri precipitato in mare nella notte tra domenica e lunedì lungo la rotta Rio-Parigi.  Su quel volo viaggiavano dieci italiani. Il ministro della difesa brasiliano Jobin considera “improbabile” un’esplosione dell’Airbus.

In proposito Jobin ha sottolineato che “la presenza di olio o di carburante” sulla superficie dell’oceano nella zona dell’impatto, significa che “è improbabile che ci sia stato un incendio o un’esplosione, ma questa non è che una ipotesi. E sull’ipotesi di un attentato il ministro brasiliano aggiunge che “non c’è alcun segno" che possa far pensare in questa direzione. Jobim ha poi ribadito che "nessun corpo è stato trovato e non si sono visti indizi di sopravvissuti". Ma le affermazioni dell’esponente del governo brasiliano avrebbe suscitato una certa irritazione a Parigi perchè suonerebbero come una smentita.

Intanto un pilota della compagnia area spagnola Air Comet, in volo tra Lima e Madrid, non distante dalla zona dove si è verificato l’incidente al velivolo della flotta francese ha dichiarato di aver visto “un intenso bagliore di luce bianca”. Il rapporto ufficiale del comandante del volo spagnolo 974 è stato già trasmesso anche ad Air France. La stessa testimonianza arriva dal co-pilota e da una passeggera che viaggiava a bordo dell’aereo Air Comet.

Il quotidiano francese Le Monde scrive che probabilmente l’A330 di Air France volava a una velocità “errata” e cita fonti vicine all’inchiesta. Il giornaleaggiunge che il costruttore di Airbus dovrebbe pubblicare una raccomandazione, controfirmata dall’Ufficio di inchieste e analisi (BEA) incaricato dell’inchiesta, destinata a tutte le compagnie aeree che utilizzano il velivolo. Un documento di servizio nel quale si fa presente che “in caso di condizioni metereologi che difficili, gli equipaggi devono mantenere in posizione corretta l’assetto e la propulsione dei redattori per mantenere la traiettoria dell’aereo”. Passaggio significativo secondo un pilota di linea in pensione sentito da Le Monde, secondo il quale se la “Bea pubblica una raccomandazione del genere significa che sanno cosa è accaduto e intendono evitare che possa succedere di nuovo”.