Al Baghdadi è morto: presto il nome del successore
11 Luglio 2017
di Redazione
“L’Organizzazione dell’Isis, attraverso la sua macchina propagandistica nel distretto di Tal Afar (ovest di Mosul) ha diffuso un comunicato molto breve nel quale ha confermato l’uccisione del suo leader al Baghdadi senza fornire ulteriori dettagli”, ha detto all’emittente una fonte locale nel governatorato iracheno di Ninive, aggiungendo che “l’annuncio era atteso dopo che era stato tolto il divieto in città di parlare pubblicamente della morte di al Baghdadi due giorni fa”. “Nel suo comunicato – ha aggiunto la stessa fonte – lo stato islamico ha annunciato che presto renderà pubblico il nome del nuovo Califfo e ha chiesto ai suoi combattenti di resistere nelle roccaforti del Califfato e di non farsi condizionare dalla sedizione”, espressione che secondo la fonte “indica che ci sono complessi problemi interni che sta attraversando l’organizzazione in questo momento”.
“L’annuncio della morte di al Baghdadicon un comunicato molto breve e per giunta senza diffondere un necrologio come è avvenuto in passato con altri leader dell’Isis uccisi negli ultimi mesi, suscita molti interrogativi, soprattutto perchè alBaghdadi rappresentava la cima della piramide dell’organizzazione”, ha detto ancora la stessa fonte aggiungendo, poi, che “l’annuncio della morte ha provocato un grande rumore tra i sostenitori dell’organizzazione” terroristica in città.
Ma non si tratta di una grossa tragedia per l’Isis che presto annuncerà il nome del successore di Al Baghdadi. E’ quanto afferma “una fonte” nella provincia irachena di Ninive citata dalla televisione irachena Al Sumariya. Il ‘Califfo’ è stato dato più volte per morto o ferito negli ultimi anni, ma le notizie non sono mai state confermate. L’ultimo annuncio di questo tipo è stato fatto dalla Russia il 16 giugno scorso, quando disse di avere forse ucciso il capo dell’Isis in un raid a sud di Raqqa, in Siria, il 28 di maggio. Ma successivamente le autorità di Mosca hanno ammesso di non avere le prove di quanto affermato e anche la coalizione anti-Isis a guida Usa aveva dichiarato di non potere confermare la notizia. Ad ogni modo, lo stato islamico è certamento indebolito, ma molto lontano dalla sconfitta defintiva.