Al milan ‘spice boy’ Beckham,professionista e traghettatore
21 Dicembre 2008
di redazione
Parlando dei suoi futuri compagni di squadra ha raccontato di un "sogno" coltivato per anni, ovvero quello di giocare finalmente con Paolo Maldini, Kakà o Ronaldinho. E nei quaranta minuti di presentazione, scanditi uno a uno dallo stesso identico sorriso, i ‘big’ dello spogliatoio rossonero li ha chiamati sempre e solo "colleghi". David Beckham ha segnato il giorno zero della sua avventura al Milan ricordando in ogni modo, più o meno volutamente, che a lui la definizione di calciatore va stretta. Stretta come il colletto della camicia bianca in stile beatle, la cravatta nera e i guanti della moglie Victoria, l’ex Spice Girl seduta in prima fila in una sala stampa del ‘Meazza’ di Milano stravolta da giochi di luce più propri per un lounge bar del Sunset Boulevard. Da lì, da Los Angeles, arriva il 33enne Beckham. E lì, nella metropoli californiana, ‘Becks’ tornerà il 9 marzo prossimo, dopo due mesi esatti di prestito, anche se le voci parlano di un contratto già pronto fino al 2010 e di tentativi in corso per farlo rimanere.
Due mesi in cui il Milan spera di farsi aiutare dal nuovo acquisto a "vincere e giocare bene". Perché prima di inaugurare ieri la conferenza stampa con un "amo la Italia" da rockstar consumata, in aggiunta ad un minuto di primo piano a metà con una scarpa da gioco griffata Adidas, Beckham – parola dell’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani – ha superato "brillantemente" i test di idoneità fisica: "Mi è stato detto che è in buonissime condizioni fisiche. Dopo il periodo di preparazione a Dubai sarà subito in grado di giocare. Me lo hanno detto i medici", ha spiegato il numero due del club di Silvio Berlusconi.
A proposito di numeri: dopo il 7 del Manchester United, dopo il 23 indossato al Real Madrid, il viaggio di Beckham nei club più titolati d’Europa continuerà con la maglia numero 32 del Milan. Un numero proposto dal club e accettato dal giocatore, il quale – ha ammesso il diretto interessato, sorridente anche di fronte ad un fastidioso effetto Larsen delle cuffie utilizzate per ascoltare l’interprete – non aveva alcun tipo di preferenza. Il suo marketing, è evidente, non ha bisogno di numeri ad effetto: per venderle, le maglie, basta il nome Beckham sulle spalle.
E’ un momento molto fortunato della mia carriera", ha detto il nuovo acquisto del Milan, "ed è un onore avere questa grandissima opportunità. Lavorerò duro ma mi divertirò, cercherò di dare ai miei colleghi quello che ho dato a tutti gli altri negli anni scorsi". Possibile vedere Beckham al Milan anche dopo la data già scritta dell’addio-arrivederci? "Non mi posso sbilanciare, ma sarà dura andare via. Il contratto arriva fino a quella data, al 9 marzo. Farò promozione e giocherò, ma so già che sarà difficile andare via. Per il momento penso a lavorare e divertirmi".
fonte: APCOM