Al Qaeda: “Attaccare Berlusconi, complice di Bush”

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Al Qaeda: “Attaccare Berlusconi, complice di Bush”

07 Gennaio 2008

Contiene anche un esplicito attacco all’ex
premier italiano Silvio Berlusconi l’ultimo video del portavoce americano di
al-Qaeda, Adam Yahive Gadahn, noto come ‘Azzam’.

Nel
messaggio della durata di 50 minuti diffuso ieri sul web con il titolo ‘Un invito
alla riflessione e al pentimento’, dopo
aver chiesto agli arabi di attaccare il presidente americano George W. Bush in
occasione del tour mediorientale previsto per questa settimana, Azzam
stila una lista di nemici del gruppo, citando anche i nomi
di altre personalità definite “complici di Bush nella guerra crociata
contro l’Islam”.

“Certamente la sconfitta degli americani non potrà essere completa se non
comprenderà anche i crociati di Bush che sono suoi complici – afferma parlando
in lingua inglese – e che hanno importanti responsabilità nella crociata
fallimentare di Bush. Essi sono sia in America, come (l’ex
Segretario di Stato Colin) Powell, (l’ex Segretario alla Difesa Donald)
Rumsfeld, (l’ex ministro della Giustizia Alberto) Gonzales, sia all’estero,
come (l’ex premier spagnolo Josè Maria) Aznar, Berlusconi e più di recente
(l’ex premier australiano John) Howard”.

Azzam cita quindi personalità del mondo politico o militare che oggi in buona
parte hanno perso i ruoli di responsabilità rivestiti in passato.

Il fatto che questi nomi vengano letti nell’unico passaggio del
discorso non pronunciato a braccio ma letto, fa pensare
che si faccia riferimento a un documento di al-Qaeda preparato già prima di
questa occasione. L’elenco dei cosiddetti ‘complici di Bush’, viene infatti
letto nell’undicesimo minuto del filmato, cioé subito dopo aver lanciato,
questa volta in lingua araba, l’appello contro la visita di Bush in Medio
Oriente.

“Mando questo appello urgente ai nostri fratelli mujahidin, principalmente
in Palestina e nella Penisola araba e nella regione in generale – dice Azzam –
perché siano pronti a dare il benvenuto al crociato, al macellaio Bush (…)
non con fiori e applausi, ma con bombe e autobomba”.

Il messaggio, come si apprende dalla presentazione iniziale, dovrebbe essere
stato registrato nel dicembre del 2007. Non
contiene però riferimenti all’attentato contro Benazir Bhutto, mentre al minuto
venticinque è possibile trovare un importante riferimento temporale quando
parla della vicenda della Ong francese coinvolta in un presunto rapimento di
bambini nel Ciad. Vicenda che risale ad ottobre scorso quando gli operatori di
‘Arche de Zoe’ avevano tentato di portare illegalmente in Francia 103 bambini.