Al via “cooperative compliance”. La Ferrero è la prima azienda che aderisce
05 Gennaio 2017
Al via la “cooperative compliance“, con la ‘tessera numero 1’ consegnata alla Ferrero Spa e altre società del gruppo, ammesse al programma dall’Agenzia delle Entrate. Il percorso di adempimento collaborativo, previsto per le aziende sopra i 10 miliardi di volumi d’affari o ricavi, mira a dare certezza alle operazioni fiscali complesse per favorire gli investimenti e limitare al minimo il rischio fiscale. La procedura era stata introdotta in attuazione della delega fiscale.
Così la Ferrero, dopo anni, ha deciso di confrontarsi con il fisco per la tassazione dei suoi utili. Si tratta del primo tassello d’un progetto più ampio che interesserà altri attori di rilievo nel panorama economico italiano e che mira ad assicurare certezza nell’applicazione del diritto, in particolare in materia fiscale. Con l’effettiva entrata a regime della cooperative compliance, il sistema tributario italiano compie un deciso passo avanti allineandosi agli orientamenti oramai prevalenti a livello internazionale.
La gestione delle attività relative al nuovo regime di adempimento collaborativo, nella prima fase di applicazione, è affidata all’ufficio Cooperative compliance, istituito all’interno della Direzione Centrale Accertamento. Sono attualmente al vaglio dell’Agenzia delle Entrate ulteriori istanze di ammissione presentate da primari gruppi multinazionali. L’istituto dell’adempimento collaborativo si pone l’obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia tra Amministrazione e contribuente che miri ad aumentare il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti. Tale scopo è perseguito tramite l’interlocuzione costante e preventiva con il contribuente finalizzata ad una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali.