Al via il nuovo contratto con l’Ama: forse Roma sarà più pulita
02 Luglio 2009
Tre settimane fa, facendo un bilancio del primo anno di governo, rivolgemmo al Sindaco Alemanno l’invito a stringere i tempi sul nuovo contratto di servizio tra il Comune di Roma e l’AMA, la società che gestisce i servizi di igiene urbana nella Capitale. Non sarà stato il nostro appello, fatto sta però che il Sindaco e la Giunta hanno definito le Linee guida che dovrebbero condurre al nuovo Contratto di servizio tra la municipalizzata e il Campidoglio.
Subito si è alzato il coro di critiche dell’opposizione e i presidenti dei Municipi di centrosinistra hanno già annunciato che difficilmente approveranno il Documento emanato dal Campidoglio. Ora, al di là dell’inevitabile gioco delle parti, sinceramente non riscontriamo nel testo delle Linee guida proponimenti tali da indurre una fiera opposizione. E’ vero come ha osservato qualcuno che sono generiche, ma non potrebbe essere altrimenti visto la natura “orientativa” del testo.
Detto ciò, l’idea di cambiare completamente filosofia e approccio nell’affrontare il difficile compito di rendere Roma più pulita ci sembra una buona premessa.
Dividere l’enorme territorio della Capitale in 400 zone attribuendo ad ognuna una responsabile, darà modo di attribuire con maggiore chiarezza che in passato colpe e meriti. Sarebbe importante che questa figura fosse raggiungibile dalla cittadinanza, per sviluppare un naturale controllo e coadiuvarne l’azione attraverso il contributo gratuito ma interessato di ogni singolo cittadino.
Molto importante anche l’istituzione delle isole ecologiche, dove poter smaltire i rifiuti speciali. Forse così si riuscirà a limitare il triste fenomeno delle 600 mini discariche sparse per la città.
Ciò che appare ancora poco definito, ma confidiamo la sarà in sede di Contratto di servizio, sono gli standard ai quali l’Ama dovrà attenersi per non incorrere in sanzioni e contestazioni dell’Amministrazione capitolina. Se quelli precedenti – con le ridicole definizioni: “Strada abbastanza pulita” – speriamo siano ormai consegnati alla storia poco onorevole del “modello Roma” che fu, non sappiamo ancora quali saranno i nuovi. C’è da sperare, come ha affermato il consigliere Fabrizio Santori (il simpatico inventore del premio Kill’hAMAvisto ai tempi di Veltroni), che si vada verso una modernizzazione e una razionalizzazione delle procedure, “eliminando sprechi e doppie funzioni”.
Ma c’è anche un altro aspetto fondamentale: far sì che si sviluppi, seppur in modo graduale, un sistema di concorrenza che veda coinvolte cooperative e piccole realtà imprenditoriali, che intacchi finalmente un monopolio sull’igiene cittadina, più adatto al socialismo reale che non a una moderna e democratica amministrazione urbana. Attendiamo fiduciosi.
Per finire due piccoli aneddoti, uno positivo e uno negativo. Giorni fa passeggiando per il quartiere Salario-Trieste, abbiamo notato con grande stupore una delle famose Kamoto, i mezzi a due ruote adibiti allo smaltimento delle deiezioni canine rimasti per anni a far ruggine nei depositi AMA. Non abbiamo potuto evitare di immortalarlo e ve lo proponiamo in esclusiva! L’ “operatore ecologico” interrogato su quante volte l’avesse usata ha risposto: “Quasi mai, però adesso c’hanno detto di usarle”. Bene.
Due giorni dopo passando per il sottopassaggio della stazione Termini abbiamo visto un cane fare i suoi bisogni indisturbato con il padrone complice indifferente. Inutile è stato l’invito a pulire. Poco più in là un altro regalino di origine canina. Certo può succedere che ci sia l’incivile, ma se ci fosse un vigile a fare qualche multa salata, come peraltro previsto dalla legge? Sindaco lanci una bella campagna di guerra agli “zozzoni”, sarà impopolare tra gli incivili, ma molto popolare tra la stragrande maggioranza dei cittadini! I romani, vedrà, la ringrazieranno.