Al via la cerimonia d’apertura tra minacce terroristiche e polemiche

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Al via la cerimonia d’apertura tra minacce terroristiche e polemiche

08 Agosto 2008

Pechino 2008. Finalmente ci siamo.Oggi alle ore 14:00 (ora italiana) scatterà la ventinovesima edizione dei Giochi olimpici, prima volta per il popolo cinese. I preparativi sono durati ben otto anni, è dal 2001, infatti, anno dell’assegnazione dei Giochi alla Cina, che le autorità di Pechino stanno preparandosi a questo evento, con una macchina organizzativa che non ha lasciato nulla al caso. 

L’avvicinamento all’evento olimpico è stato caratterizzato da polemiche, invettive, attacchi verbali e critiche: ma ormai è finito il tempo delle parole, tra poche ore la macchina olimpica si metterà in moto, lasciando spazio, si spera, al genuino spirito olimpico, improntato ai valori di solidarietà, lealtà e amicizia.

Lo spettacolo per la cerimonia d’inaugurazione si preannuncia imponente, nonostante le misure di sicurezza e lo spettro di possibili attacchi terroristici. E’ di qualche ora fa la notizia di un aereo dell’Air China decollato dal Giappone e costretto a rientrare a causa di un allarme bomba ricevuto dalla compagnia aerea. La minaccia, recapitata via mail avvertiva anche di un attacco a Pechino, sede delle Olimpiadi. Secondo i media, si minacciava di far cadere l’aereo diretto a Chongqing nel luogo dove si terrà la cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Il volo Air China CA 406 è atterrato al Central Japan International Airport intorno alle 9 ora italiana, secondo quanto riferito dalla polizia aeroportuale.

Ed è invece dei giorni scorsi la notizia delle minacce via web di gruppi islamisti cinesi che promettevano di passare presto ai fatti lanciando serie minacce sui Giochi con avvertimenti scritti, filmati, accuse, per prevenire le quali le autorità cinesi hanno impiegato ingenti forze di polizia e militari.

Quelli di Pechino saranno centramente ricordati come i giochi più discussi e animati da violente polemiche politiche degli ultimi decenni. Per le proteste sulla violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Cina, per le condizioni atmosferiche (alto livello di inquinamento) e per le richieste, da più Paesi, di boicottaggio della manifestazione.

Il boicottaggio della manifestazione era stato caldeggiato dai Paesi dell’Unione Europea, per i continui abusi e limitazioni delle libertà da parte delle autorità cinesi, soprattutto in ragione della terribile siuazione nella regione tibetana. Molti uomini politici italiani avevano inviato messaggi precisi agli atleti italiani affinché boicottassero almeno la cerimonia d’apertura con gesti e appelli di protesta contro il Governo cinese.

A tracciare un confine tra politica e sport ci aveva pensato il ministro Frattini, il quale aveva detto che lo sport ha un’anima autonoma e libera e non deve sottostare alle leggi politiche ma alle regole del comitato olimpico internazionale, invitando tutti a non politicizzare un grande evento sportivo come i Giochi.

E sull’argomento è tornato oggi anche il premier Silvio Berlusconi il quale ha dichiarato: " I Giochi possono contribuire ad aprire nuovi spiragli di libertà. Abbiamo deciso di parteciparvi e di inviare, in occasione della cerimonia di apertura, un rappresentante autorevole del governo, come il ministro degli Esteri".

Ad aizzare da ultimo il tizzone delle polemiche ci ha pensato ieri, prima del suo arrivo a Pechino, il presidente americano Bush, il quale si era detto preoccupato per la situazione dei diritti umani in Cina e per le limitazioni delle libertà di espressione e di religione. Il Governo cinese ha rimandato al mittente le accuse, invitando l’inquilino della Casa Bianca a non interferire negli affari interni del Paese e a mantenere il rispetto per le decisioni delle autorità cinesi su un piano di reciproca parità e uguaglianza.

Resta l’incubo inquinamento. "La qualità dell’aria non si misura con la visibilità. Abbiamo adottato misure speciali contro lo smog e la qualità dell’aria è nettamente migliorata". Il vicedirettore dell’Ufficio municipale di protezione ambientale di Pechino Du Shaozhong cerca di chiarire tutti i dubbi sull’attendibilità delle rilevazioni nell’imminenza della cerimonia inaugurale dei Giochi.

Stamane Pechino si è svegliata immersa nella "solita" nebbia. "Forse non ci sono le condizioni per una bella foto allo stadio o al Water Cube, ma i dati rilevati nei pressi dei due impianti indicano che le condizioni dell’aria sono buone", ha assicurato Du Shaozhong riferendosi ai controlli effettuati nell’ultima settimana.

Il Consiglio nazionale delle ricerche di Roma conferma quanto annunciato dall’ufficio ambiente di Pechino: inquinamento moderato e ozono sotto i livelli di attenzione. Secondo l’Istituto della capitale l’apertura delle Olimpiadi avviene in una situazione meteorologica tipica dell’agosto pechinese: temperature medio-alte intorno a 32 gradi ed un’elevata umidità relativa del 70-80%.

Questi i dati che caratterizzano questo inizio dei giochi e porteranno la temperatura percepita ben oltre 40 gradi, rendendo il clima percepito fisiologicamente molto pesante.

Manca solo di attendere e tra poche ore sarà lo sport a rubare la scena principale. Alla cerimonia in diretta Tv assisterà un pubblico potenziale di 4 miliardi di persone.    .

A rimanere fuori solo l’emittente coreana SBS che è stata esclusa dalla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Pechino 2008. Il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha punito così la tv che la scorsa settimana ha filmato e mandato in onda le immagini relative ad una prova generale dello show. 

Si apre con un prolungato rullo di tamburi  la cerimonia inaugurale dei Giochi olimpici di Pechino. La cerimonia si svolge dentro e fuori la stadio Nido d’Uccello: infatti tutt’attorno allo stadio una sequenza di giochi pirotecnici scandisce la prima parte della cerimonia.

Migliaia di luci intermittenti e abbaglianti all’interno dello stadio olimpico si mescolano con i bagliori colorati che provengono dalle tribune dove 90mila persone assistono alla cerimonia.

In più 2008 percussionisti, impeganati a mettere in risalto i giochi di luce, è di notevole impatto visivo ed emotivo. Appaiono i cinque cerchi olimpici avvolti dalla luce bianca, apparentemente impalpabili e leggeri, sospesi nel vuoto.

Poi una bimba di 5 anni intona l’inno della repubblica Popolare Cinese mentre un gruppo di 56 bambini, rappresentanti di altrettante etnie del Paese, accompagnano la bandiera cinese verso il centro dello stadio per l’alzabandiera.

Lo spettacolo ripercorre anche la storia cinese (non in ordine cronologico) gli imperatori, le dinastie, le corti, i guerrieri dell’antica civiltà cinese, della sua cultura e dei suoi costumi.

L’effetto combinato del movimento di migliaia di comparse a formare compatte geometrie e delle luci che le illuminano è unico.