Al via un nuovo servizio contro le tossicodipendenze

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Al via un nuovo servizio contro le tossicodipendenze

01 Agosto 2012

Un nuovo segnale ad indicare una sanità efficiente, che aspira ad essere annoverata fra le eccellenze nazionali. Dopo la certificazione  del Ministero dell’Economia e delle Finanze dell’avanzo di bilancio di 92 milioni di euro ed il netto miglioramento registrato nei livelli essenziali di assistenza, la Regione Abruzzo si occupa di una patologia clinica  dalla forte connotazione sociale, la tossicodipendenza.

E mette in campo un percorso di supporto medico e psicologico, finalizzato alla ricerca di cure e rimedi per uno dei così detti “mali del secolo”. Dipendenze generate da uso ed abuso di alcool e sostanze stupefacenti, troppo spesso causate da depressioni latenti  e stati  di estrema fragilità  psicologica che sono alla base di situazioni difficili da ammettere persino  a se stessi, la cui via d’uscita sembra un miraggio che quando c’è la presa d’atto, vivere nel vicolo cieco dell’alcol e della droga sembra l’unico, disperato modo per “sopravvivere” ai dolori esistenziali.

Ma questa è una semplice illusione, le ricerche scientifiche dimostrano che gli effetti nocivi di queste sostanze sono capaci di “spegnere” progressivamente  le funzioni vitali di chi ne fa uso, mettendo ko corpo e cervello e costringendo l’individuo in realtà a negare le bellezze della vita stessa. Con il Sert – nuovo servizio per le tossicodipendenze, inaugurato a Pescara in Via Monte Faito, all’interno della cinta ospedaliera, la Regione Abruzzo offre una struttura adeguata di supporto clinico e psicologico a chi è affetto da queste forme di dipendenza, che nel lungo periodo si rivelerà un ottimo strumento anche per contrastare  la microcriminalità.

Ottimizzare i percorsi di cura, garantire maggiore privacy agli utenti e mettere a disposizione figure professionali altamente qualificate per affrontare il problema a trecentosessanta gradi, dal piano medico a quello del reinserimento sociale, passando per quello del sostegno psicologico. Tre medici, tre psicologi, quattro infermieri, un assistente sanitario, due sociologi, un amministrativo, un operatore Edp, un ausiliario ed un assistente sociale – questa l’equipe di professionisti attivamente impegnata.

Mettere il paziente a proprio agio, spogliandolo di quel senso di vergogna che spesso accompagna l’ammissione del problema, fare la diagnosi e  stabilire un’adeguata terapia che preveda un supporto nel  tortuoso percorso  per uscire dal tunnel con attività di  counseling medico e psicologico  ed un rapporto interattivo fra paziente ed operatore, questa la strategia. Ma l’attività del Sert non è circoscritta, sono previste anche  efficaci  campagne educative ed informative per sensibilizzare e prevenire – recidendo il fenomeno alla radice – con attività di counseling per enti ed amministrazioni pubbliche e  progetti di reinserimento sociale per pazienti a fine percorso.

"Si tratta di un servizio importante per proseguire un raccordo tra la medicina territoriale e i reparti di cura intensiva – ha esordito  il Presidente  della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, presente all’inaugurazione della nuova sede, insieme al direttore generale della Asl Claudio D’Amario – . La medicina territoriale per la cura delle dipendenze produce importanti risultati per la salute e la legalità, consentendo di sfruttare al meglio le proprie potenzialità. Questo è un esempio di un sistema sanitario che funziona di cui dobbiamo diventare fieri ed orgogliosi. L’Abruzzo non è più una regione ‘canaglia’, ma é tra le quattro regioni in equilibrio nella gestione economica del sistema sanitario regionale, precondizione necessaria per sviluppare un servizio di qualità. L’obiettivo è di portare nel giro di qualche anno la Regione a essere un’eccellenza sanitaria del Paese".