Al-Zawahiri incita i pakistani alla Jihad

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Al-Zawahiri incita i pakistani alla Jihad

12 Luglio 2007

“Non vi salveranno elezioni manipolate, i vostri politici non vi salveranno, contrattare, leccare gli stivali, negoziare con i criminali e i manovratori politici nemmeno…la Jihad è l’unica soluzione”.

Così il numero due di al-Qaeda Ayman Al-Zawahiri si appella ai pakistani perchè combattano contro le forze governative.

Poco prima che il messaggio incendiario veniva rilasciato, il Presidente pakistano Pervez Musharraf annunciava che il suo governo non avrebbe tollerato “alcuna forma di militanza da parte di nessuna delle migliaia di scuole religiose (madrasa ndr)” del paese.

Intanto sembra che il governo pakistano sia riuscito a tenere testa ai militanti pro-talebani e il Primo Ministro, Shaukat Azziz, si è dichiarato soddisfatto per il basso numero di perdite tra le fila dell’esercito.

Il Generale Maggiore Waheed Arshad ha infatti reso noto che il numero delle forze di élite pakistane che hanno perso la vita nell’assalto alla moschea ammonterebbe a dieci unità, mentre i feriti sarebbero 33.

La domanda che gira più spesso in seno agli ambienti militari pakistani riguarda comunque la facilità con la quale un edificio religioso come la Moschea Rossa è stato trasformato in una roccaforte sotto il naso dell’intelligence del governo di Islamabad. La risposta però sembra abbastanza inquietante: in pratica una parte significativa delle forze di sicurezza pakistane (Isi) simpatizza con gli insorti legati ad al-Qaeda e ai talebani.