Albania, sangue sul voto. Finisce l’era Berisha
23 Giugno 2013
di redazione
Elezioni di sangue in Albania, dove una persona è rimasta uccisa e un’altra ferita a colpi di arma da fuoco nei pressi di Lac, a nord del Paese, a circa 70 chilometri da Tirana. I candidati alle elezioni rivendicano entrambe la vittoria alle politiche, i sondaggi danno la palma alla coalizione di centrosinistra di Edi Rama – l’ex sindaco di Tirana – ma conviene aspettare lo spoglio ufficiale dei voti. Secondo gli exit poll, la sinistra avrebbe sopravanzato di 13 punti il centrodestra di Sali Berisha. La persona ferita sarebbe un appartenente al partito democratico di Berisha. L’uomo ucciso un simpatizzante del partito socialista. In Albania hanno votato oltre 3 milioni e mezzo di persone. Se la vittoria dei socialisti verrà confermata, nel Paese delle Aquile si chiuderà un’epoca, quella appunto di Berisha. Ma non così facilmente. Se quello tra i due partiti albanesi fosse alla fine una sorta di pari e patta si prefigura uno scenario alla "italiana", sul quale però si aggira, fosca, l’immagine dell’omicidio di ieri mattina e l’odio politico mai sopito nella democrazia uscita dal regime comunista. Il nuovo Parlamento dovrà dare la spinta necessaria a completare il processo di avvicinamento alla Unione Europea, verso quella integrazione che è stata rallentata proprio dalle crisi politiche interne.