Alcoa. Firmato l’accordo al ministero dello Sviluppo Economico
18 Maggio 2010
di redazione
E’ stato firmato questa notte al ministero dello Sviluppo Economico l’accordo sul piano industriale Alcoa dopo 7 mesi di vertenza. Lo annuncia il segretario nazionale della Fim Cisl, Marco Bentivogli che in una nota annuncia che questa notte il piano è stato firmato in modo unitario dalle segreterie nazionali e territoriali di Fim Fiom Uilm, e dalle Rsu.
Il piano segna un cambio di rotta dell’azienda che aveva annunciato l’intenzione di voler lasciare l’Italia. Si prospetta un consolidamento dei due stabilimenti di Portovesme (Ci) e Fusina (Ve), senza esuberi e garantendo assetti occupazionali. Per il governo ha firmato il capo di gabinetto del Ministero dello Sviluppo, "al fine di condividerne gli obiettivi, monitorarne l’implementazione e sostenere le condizioni di competitività dei costi energetici nel lungo periodo per entrambi i siti".
In sintesi, il piano prevede la ricerca di condizioni di competitività dei costi energetici attraverso strumenti tariffari e industriali, la sospensione temporanea dello stabilimento di Fusina, un investimento complessivo di 94,6 milioni di euro (60 a Portovesme e 34,6 a Fusina) e la rinuncia da parte di Alcoa ad avviare la cassa integrazione.
L’accordo sarà presentato questa mattina in un’assemblea che si terrà a Fusina (Ve) alla presenza dei tre segretari nazionali di Fiom, Fim e Uil e domani sarà la volta di una assemblea a PortoVesme (Ci).