Alemanno: “Contro gli stupri ci vogliono leggi più dure”
03 Febbraio 2009
di redazione
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno prende posizioni forti contro i provvedimenti dei giudici in relazione ai recenti casi di violenze sessuali: "Per lo stupro alla Fiera di Roma l’imputato reo confesso era ai domiciliari dopo sole 48 ore. A Guidonia due fiancheggiatori hanno goduto dello stesso beneficio dopo tre giorni. E’ folle".
Per questo, l’esponente di An, sulle colonne del Giornale, dice: "Bisogna rivedere le leggi sui termini di custodia cautelare: subito". Per il sindaco della capitale "serve una revisione della legge, al più presto, se non un decreto", ma bisogna anche "chiedere alla magistratura, nel rispetto della sua autonomia, di aprire una
riflessione su come si applicano i codici".
In ogni caso, dice ancora Alemanno, "va rotta, nella comunicazione e nell’immaginario collettivo, l’equazione – profondamente sbagliata – fra immigrati e delinquenti".
Alemanno ribadisce anche la condanna dell’episodio di Nettuno, dove un immigrato è stato bruciato vivo da un gruppo di giovani: "E’ stata una cosa barbara".