Alemanno, nuova AN. “Alleanza popolare o Azione nazionale”
27 Luglio 2013
di redazione
Gianni Alemanno ha deciso, vuole rifondare Alleanza Nazionale. Per ora è una proposta, speculare alla Forza Italia 2.0 di Silvio Berlusconi. Vecchi valori per i tempi nuovi. Dovrebbe chiamarsi Alleanza Popolare o Azione Nazionale e ha già un manifesto programmatico. Obiettivo guardare ai delusi del centrodestra ma al mondo moderato, senza rinchiudersi in troppi steccati. La nuova formazione dovrebbe essere lanciata tra settembre e ottobre, dice l’ex sindaco di Roma, "in tempo per le elezioni europee". Voci davano Alemanno diretto verso Fratelli d’Italia, ma a quanto pare non è così. Guido Crosetto aveva detto: "Alemanno è bene accetto se si mette a lavorare in silenzio ed a testa bassa per costruire il centro destra", ma Giorgia Meloni aveva smentito Telese su La7. Alemanno comunue assicura che le sentenza del 30 luglio sul processo Mediaset non influenzerà le scelte future "ci auguriamo che Berlusconi venga salvato da questo processo improbabile ma può succedere di tutto", dice. C’è chi interpreta l’allontanamento di Alemanno dal Pdl come una mossa dopo il brutto scivolone alle amministrative e la sconfitta contro Marino, del resto l’ex primo cittadino fu uno degli animatori della kermesse Italia Popolare, ai tempi delle Primarie del Pdl. Ad Alemanno non interessa tanto convogliare nella Alleanza Nazionale redux gli ex colonnelli del partito, che probabilmente resteranno nel Pdl, ma ripartire piuttosto da zero, con un occhio, appunto, a centristi, disillusi e moderati. Molti dei protagonisti dell’avventura originale di An tirano il freno a mano: l’operazione non convince, sa di vecchio. Ma Alemanno non sembra curarsene.