Alemanno pronto al ballottaggio con l’incognita Marchini

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Alemanno pronto al ballottaggio con l’incognita Marchini

15 Maggio 2013

Se come dicono i sondaggi a Roma sarà ballottaggio vivremo una situazione simile a quella del voto nazionale di Febbraio. Al momento, Marini guida la corsa al Campidoglio (34,4%), Pd e SeL marciano uniti (animalisti permettendo), ma il sindaco Alemanno risale nei sondaggi (33,4%), e rode il divario con il candidato considerato favorito dalle rilevazioni.

Anche a Roma, l’onda del cambiamento si sta smorzando e diventerà strategico il secondo turno, quando capiremo se, come ha denunciato l’outsider Alfio Marchini (intorno al 10%), c’è davvero un intesa tra Pd e 5 Stelle. Meno chiaro se la dote di voti di Marchini potrebbe confluire, qualcuno dice che sarà così, verso la coalizione di centrodestra (Alemanno, Pdl, Fratelli d’Italia, La Destra, eccetera). Per adesso, Marchini ha lanciato bordate su Alemanno, facendo capire che il Comune rischia il default e il sindaco non la racconta giusta sul bilancio. Critiche anche sull’affaire Mancini.

Certo il flop più evidente, a meno che non ci sarà un exploit grillino tipo quello di febbraio, è quello del candidato pentastellato De Vito (intorno al 20%), l’avvocato che nei confronti in tv era lì a leggere gli appunti durante i suoi interventi, con un effetto televisivo a dir poco spiacevole ("secchione", l’ha stigmatizzato il sito Giornalettismo). Ma ricordiamoci che ci sono una ventina di candidati a sindaco, oltre 40 liste, numeri da record che potrebbero rendere più fluido e meno prevedibile il voto.