Aleppo, ripresa evacuazione. Voto Onu su osservatori umanitari

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Aleppo, ripresa evacuazione. Voto Onu su osservatori umanitari

18 Dicembre 2016

Siria. Autobus hanno ripreso a entrare ad Aleppo est, sotto la supervisione di Croce Rossa e Mezzaluna rossa siriana, per evacuare miliziani jihadisti e civili. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite vota oggi sull’invio di osservatori umanitari ad Aleppo, dove migliaia di civili attendono il trasferimento dai quartieri orientali della città nel nord della Siria, ultima roccaforte delle milizie che si oppongono al governo di Damasco.

Ieri governo e “ribelli” avrebbero raggiunto un accordo per consentire il trasferimento di civili e miliziani dalla città, ma al momento non vi sono conferme da parte di Damasco, né dagli alleati di Mosca e Teheran.

Il trasferimento della popolazione da Aleppo est, che comprende anche i miliziani e le loro famiglie, è stato interrotto lo scorso 15 dicembre a causa di un attacco contro uno dei convogli della Croce rossa internazionale adibiti al trasporto della popolazione dai quartieri sotto assedio alle aree controllate dai miliziani.

La votazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è già iniziata questa mattina. All’esame la proposta della Francia di inviare osservatori Onu a sorvegliare i trasferimenti dei civili e riferire in merito alla protezione dei civili.

Il voto potrebbe non avere esito favorevole a causa del possibile veto della Russia, principale alleato del presidente Bashar al Assad, e membro permanente del Consiglio di sicurezza Onu.

Intanto si apprende che la riunione trilaterale tra ministri degli Esteri di Russia, Iran e Turchia prevista per il prossimo 27 dicembre a Mosca potrebbe essere anticipata al 20 dicembre a causa della situazione critica in cui versa la Siria.

In una conversazione telefonica avvenuta tra il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, e l’omologo russo, Sergej Lavrov, è stata sollevata la necessità di tenere il prima  possibile la riunione trilaterale a causa dei rapidi sviluppi della situazione in Siria, in particolare ad Aleppo.

“I governi sono tutti d’accordo sul fatto che il comportamento della Russia, soprattutto ad Aleppo, è di una brutalità inaccettabile”, alza la voce l’alto rappresentante della politica estera Ue, Mogherini.

“Siamo tutti d’accordo nel dire che con la Russia, sulla Siria e non solo, serve un canale politico aperto. Le conclusioni del Consiglio europeo includono un mandato per il mio lavoro sulla Siria, compresi anche contatti diretti e continui con tutti. Anche con Mosca”. Viene da chiedersi però cosa abbia fatto di concreto la Ue per risolvere la tragedia siriana.