Alfano al Pd: confrontarsi va bene, un governo di centrosinistra no

Confrontarsi con la proposta di Matteo Renzi va bene, entrare in un governo politico di centrosinistra no. In sintesi, è questo il messaggio lanciato da Angelino Alfano dopo le annunciate dimissioni del premier Enrico Letta. La proposta di Renzi, ragiona il ministro dell’interno e leader di Ncd "ha un perimetro politico chiaro" e quindi apprezzabile. Ma "noi ci chiamiamo Nuovo Centrodestra" e dunque non è possibile immaginare di stare in un governo che non sia di "emergenza", in un esecutivo il cui scopo non sia quello di fare le grandi cose che servono al nostro Paese per uscire dalla paralisi.

"Se non potremo essere gli avvocati del ceto medio" in un nuovo esecutivo," insomma, "diremo no". Se la sinistra deciderà di applicare ricette non condivise su temi strategici come il fisco o la riforma del mercato del lavoro, allora "siamo pronti al voto". Alfano non dimentica l’esperienza di questi dieci mesi con Enrico Letta, caduto per questioni ancora una volta tutte interne al Partito Democratico. Letta avrebbe meritato maggiore generosità di quella mostrata dai suoi colleghi di partito.

Alfano ricorda che questo esecutivo ha preso in mano un Paese che in economia aveva il segno meno, riportandolo ad avere un segno più. E’ stato dato il via al percorso delle riforme istituzionali. Le tasse sulla casa sono scese, l’Imu agricola eliminata, Equitalia è stata riformata. Sono stati ottenuti dei risultati nella lotta alla criminalità, sul caso Stamina, sulla vicenda Alitalia. Alfano rivendica il lavoro svolto, le cose fatte e non solo promesse, mentre i gruppi parlamentari di Ncd, compatti, si preparano a seguire il loro leader nella direzione indicata oggi e in attesa di capire le prossime mosse del Pd.