Alfano da Vespa tra passione politica e cultura di governo
14 Maggio 2014
Ieri sera da Vespa, Alfano ha parlato nel suo doppio ruolo di ministro dell’interno e presidente del Nuovo Centrodestra, esprimendo una passione politica che si traduce in cultura di governo.
Da ministro, Alfano ha rivendicato le richieste fatte dall’Italia all’Europa sul tema della immigrazione: così precise che dopo la telefonata con il commissario Malmstrom già si avvertono i primi maldipancia, le "preoccupazioni" di certi Paesi che vogliono occuparsi del problema solo con le belle intenzioni. L’Italia non può diventare una prigione per i rifugiati che arrivano, via Libia, dall’Africa e dal MO. Gli stranieri devono avere il diritto, una volta riconosciuto il loro status, di potersi muovere nella Ue.
Ma come abbiamo detto, Alfano era da Vespa anche nel suo ruolo di leader di Ncd: un partito che scegliendo la responsabilità ha fatto nascere e adesso sostiene con i suoi voti il governo Renzi. Una forza politica che sta facendo passare dei provvedimenti, si pensi al mercato del lavoro piuttosto che alla riduzione della spesa pubblica, che appartengono pienamente a una visione liberalpopolare. Cari giornalisti, insomma, state attenti, perché quando l’attuale premier si intesta dei risultati, come quello degli 80 euro, 40 sono merito dell’Ncd.
Alfano ha fatto capire chiaramente che il futuro del suo partito non è stare con la sinistra. Fatte insieme le regole e le riforme di sistema, Ncd intende diventare perno di un centrodestra futuro unito e vincente. Intato le proposte: il quoziente familiare, nuovi fondi alle aziende, maggiori poteri a Mario Draghi per difendere l’euro, le altre sono nel programma elettorale del Nuovo Centrodestra.