Alfano, Expo senza mafia. Giro di vite contro i boss
17 Dicembre 2013
di redazione
Tolleranza zero di Angelino Alfano verso la mafia. "I boss devono sapere che, se proveranno a far uscire informazioni o ordini dal carcere, lo Stato non avrà nessuna timidezza per impedirlo ed è pronto a rendere più dura la normativa sul 41 bis". Alfano ha parlato a Milano in una audizione alla Antimafia in prefettura a Milano. "Le organizzazioni criminali rimangono uno dei principali fattori di sottosviluppo del Mezzogiorno, la più grave minaccia alla libertà economica delle aree produttive del Paese". Secondo Alfano, nonostante le mafie viaggino ormani nello "spazio immateriale degli scambi finanziari e delle relazioni d’affari", il tratto distintivo della criminalità organizzata è ancora il "controllo fisico del territorio". Alfano ha assicurato "ai quattro magistrati attualmente sotto protezione che nessun dettaglio sarà trascurato e che il livello di protezione sarà mantenuto altissimo". "Siamo dalla sua parte e dalla parte di tutti i magistrati che sono impegnati in trincea e in prima linea. Lo Stato metterà tutti i mezzi di cui dispone la tecnologia e di cui dispone l’intero Paese per mettere al sicuro la loro vita. Ogni attacco alla loro sicurezza è un attacco alla sicurezza dello Stato cobntro cui lo Stato reagirà con ogni mezzo che ha a disposizione. Abbiamo offerto ai magistrati di Palermo ogni disponibilità che è nei poteri dello Stato di dare. Oltre quello che abbiamo messo a disposizione non c’è nulla in natura. Non c’è. Se viene individuata una modalità ancora più efficace noi saremo pronti". Il ministro dell’interno ha aggiunto che lo Stato impedirà in tutti i modi infiltrazioni criminali nell’Expo 2015, "Sarà un Expo mafia-free”.