Alfano, il Nuovo centrodestra parla all’Europa
16 Novembre 2013
Il vicepremier Alfano ha tenuto oggi pomeriggio una conferenza stampa presso la Sala della Stampa Estera a Roma. La scelta della location non è neutra, un messaggio rivolto all’Europa. Più Europa ma diversa, secondo il vicepremier. "E’ una decisione che mai avremmo creduto di dover assumere. Si tratta di una scelta per me dolorosa e amarissima, perché Forza Italia è il movimento in cui ho creduto nel 1994. Il Pdl ha concluso la sua esperienza e mi ha visto unico segretario che ha centrato un record di adesioni, nel 2011, con oltre un milione di aderenti".
"Abbiamo a cuore l’Italia e crediamo che al Paese serva un grande centrodestra, sogniamo una grande forza per un grande Paese". "La scelta è nata quando abbiamo avuto la sensazione concreta che nel nostro movimento prevalesse la decisione di un voto anticipato, portando il Paese alle elezioni con Berlusconi incandidabile e questa legge elettorale". "C’è un motivo per cui tutto ciò è accaduto: dentro il nostro movimento non poteva imporsi una visione del partito rassegnata alla sconfitta ed estrema delle reazioni". "Noi abbiamo fatto la scelta giusta nell’assicurare che il Governo del nostro Paese possa andare avanti e ci troviamo esattamente dove il presidente Berlusconi ci ha portato quando a Bari disse: governo forte o elezioni subito. Lui ebbe questa grande intuizione e vogliamo portarla avanti".
Sul Governo: "Abbiamo realizzato una straordinaria riforma di Equitalia, abbiamo eliminato la tassazione sulla prima casa e sulla ristrutturazione degli immobili, abbiamo contrastato l’immigrazione clandestina essendo al contempo accoglienti e severi alle frontiere". "Abbiamo fatto e continueremo a fare da scudo alle politiche della sinistra". "Abbiamo idee chiarissime e vorremmo dirle agli italiani: questo Governo è in piedi da sei mesi e mezzo e giudicarlo adesso è come dare lo scudetto dopo la decima giornata di campionato; non si può giudicare in via definitiva il Governo".
"Proponiamo un patto agli italiani e a tutte le forze in Parlamento. Fra 12 mesi vedremo se si realizzerannno questi obiettivi: cambiare la legge elettorale, i cittadini devranno poter scegliere il loro candidato, salvaguardando il bipolarismo. Vogliamo chiudere definitivamente con una stagione che prevede due camere che costano e replicano le stesse cose. Vogliamo eleggere il vertice dell’esecutivo". "Dal punto di vista della economia, abbiamo una classica ricetta liberale: meno tasse, meno spesa, meno debito". "Sul lavoro, dobbiamo far calare le tasse sul lavoro". "Fra 12 mesi ci si rivede e in questo anno ogni giorno lavoreremo per questi obiettivi. Tutto avverrà di fronte agli italiani e senza far precipitare il Paese in una incertezza che aggraverebbe la situazione degli italiani".
"Vogliamo innovare il nostro modo e il modo della politica italiana di comunicare con i cittadini. Anche le cose negative vanno dette. Ma noi crediamo che nei prossimi 12 mesi il Paese potrà riprendersi". "L’ambizione è quella di creare un grande centrodestra in tutti i campanili italiani e che sia in grado di battere una sinistra che non ha cambiato i suoi connotati a comunciare dalla spesa pubblica". "Con questa nostra scelta, tantissimi giovani potranno tornare ad appassionarsi alla cosa pubblica, ad essere utili con il loro impegno per il bene di tutti". "Il prossimo candidato presidente del Consiglio abbiamo l’ambizione che venga scelto attraverso il sistema democratico delle Primarie di Coalizione". "E’ un modello che tanto somiglia a quello della Casa della Libertà voluto da Silvio Berlusconi".
"In questi anni non abbiamo sbagliato ad affidarci a Silvio Berlusconi. Adesso ribadiremo il nostro impegno sul lavoro e sulla impresa, sulle tasse, sulla giustizia, sulla Europa e sulla immigrazione. Crediamo nell’Europa ma non siamo ‘eurotappettini’. L’Europa così com’è non ci piace, bisogna chiedere ‘more europe’ come hanno fatto i popolari europei al Vertice di Bruxelles".
"Continuiamo a coltivare un rapporto di profondo affetto nei confronti del presidente Berlusconi. Siamo con tutti e due i piedi piantati nel Centrodestra ed è per questo che abbiamo già voluto inscrivere questo concetto nel nostro nome. Senza paura, senza nostalgia. Forti di una granitica certezza: la speranza che l’Italia ce la farà, come ha fatto tante altre volte nella sua Storia".