Alfano: “Patto per il centrodestra del futuro, il vecchio è finito”
27 Luglio 2014
"Non si torna a Canossa", ha detto ieri il presidente di Ncd, Angelino Alfano, rispondendo all’appello all’unità del centrodestra diffuso da Silvio Berlusconi. Bisogna essere alternativi alla sinistra ma "serve un grande e rinnovato patto per fondare il centrodestra del futuro, perché il vecchio è morto e non tornerà più", dice Alfano parlando all’Eur, alla Assemblea Nazionale di Ncd.
Secondo Alfano "la futura casa dei moderati dovrà essere edificata sulla speranza del cambiamento, non sulle macerie del Paese", perché "se il patto del Nazareno si ridurrà solo a portare in parlamento i nominati, per noi si aprirà un grave problema". Battaglia per le preferenze e sulle liste di sbarramento restano i paletti fissati da Alfano sull’Italicum e la riforma della legge elettorale.
Berlusconi aveva proposto una piattaforma comune dei moderati come base per una ricostruzione del centrodestra, aperta alla Lega Nord e a Fratelli d’Italia. Ncd per ora parte con il progetto della costituente neo-popolare, aperta alle forze europeiste come Udc, Scelta civica e i Popolari per l’Italia.
Alfano ha riconosciuto a Berlusconi di avere compreso le motivazioni che portarano i parlamentari di Ncd a concludere l’esperienza del Pdl separandosi da Forza Italia per fondare un nuovo partito, sostenendo la legislatura, ed è proprio in coerenza con la decisione presa che Ncd nei "mille giorni" si batterà per fare le riforme e far ripartire la crescita.
Alfano si è anche rivolto a Matteo Renzi ricordando che l’attuale governo "non è un monocolore Pd". All’interno della maggioranza, il Nuovo Centrodestra pone temi decisivi come la eliminazione dell’articolo 18, un fisco formato famiglia, una rivoluzione in grado di semplificare la burocrazia.