Alfano, Pd si decida su legge elettorale. Ncd vuole le preferenze
26 Gennaio 2014
"Per noi l’obiettivo è che l’elettore possa scegliere il deputato, e proprio perché stiamo superando il Porcellum," dice il leader di Ncd, Angelino Alfano, a Teramo, "mi chiedo perché fare torto agli italiani e tenersi la parte peggiore di quella legge elettorale". Il passaggio sulle preferenze e la riforma della legge elettorale è strategico nel discorso che Alfano ha pronunciato oggi all’Auditorium della Scienza di Teramo, in Abruzzo.
"Non capisco proprio," prosegue Alfano, "è inspiegabile, per Forza Italia è diventata una materia teologica, ed è impossibile discuterne. Chiedo a Forza Italia di non fare questo torto agli italiani". Il Nuovo Centodestra, insomma, tiene il punto nella battaglia contro i listini bloccati e per dare la possibilità ai cittadini di scegliere il proprio rappresentante, come avviene già per i comuni, le regioni e per il voto alle europee.
Sulle preferenze, "Renzi dice che è una scelta di Forza Italia, Grillo è disposto, il Pd presenta emendamenti, quindi se Forza Italia vuole evitare questo torto agli italiani basta che dica sì alle preferenze", insiste Alfano che sulla soglia di sbarramento sottolinea: "noi di NCd non abbiamo nessuna preoccupazione per lo sbarramento, i sondaggi ci danno come quarta forza del paese e questo risultato verrà consolidato". Con una stilettata a Grillo che "cavalca la crisi, non la vuole risolvere, ma la cavalca perché vuole i voti".
La legge elettorale è il passo decisivo per il patto con Letta e per dare un nuovo sprint al Governo: "Ora presentiamo l’emendamento sulle preferenze, poi proporremo al Pd un contratto di governo per l’emergenza lavoro. E nel 2015 si potrà andare a votare". Ma il messaggio ai Democratici è chiaro: il presidente del Consiglio è espressione del partito di maggioranza, e "se il Pd sostiene Letta il governo va avanti, in caso contrario no. Si riuniscano e decidano cosa fare, il Paese non può pagare le liti interne al Pd".
Concludendo, Alfano torna a parlare di Ncd: "Vi faccio notare una cosa", dice rivolgendosi alla platea, "da quando è nato Ncd il centrodestra è tornato in vantaggio: con la legge elettorale cercano di soffocarci nella culla, ma non ci sono riusciti e non ci riusciranno". Il discorso in Abruzzo è importante perché la Regione adriatica sarà un termometro di Ncd sul territorio. In passato l’Abruzzo è stato una regione attenta alle proposte delle forze politiche moderate e liberali: nel 2004 proprio a Teramo il centrodestra ottenne un grande risultato, in in momento in cui si perdeva in tutta Italia.
"Allora abbiamo vinto perché portammo avanti, e lo stiamo ancora facendo, una forma di partito che privilegia chi lo merita, chi è riconosciuto come tale dagli elettori", ha spiegato nei giorni scorsi all’Occidentale Paolo Tancredi, parlamentare di Ncd teramano e vicepresidente della commissione politiche comunitarie alla Camera.
La forte presenza di amministratori locali e sostenitori di Ncd di oggi è la riprova che nella regione il nuovo partito può soddisfare le sue ambizioni e mettere in pratica le politiche da svolgere a livello nazionale. In vista delle elezioni regionali, delle amministrative (si vota in oltre cento comuni della Regione) e delle elezioni europee, una prova fondamentale per Ncd, per valutare la propria presenza e il radicamento del partito sui territorio.