Alfie Evans, Corte d’appello inglese respinge il ricorso dei genitori
16 Aprile 2018
di Carlo Mascio
Il piccolo Alfie Evans deve morire. E’ quanto nel pomeriggio ha ribadito la Corte d’appello inglese rigettando il ricorso che i suoi genitori avevano presentato la scorsa settimana. Loro, Thomas e Kate, ci hanno sperato fino all’ultimo: pur di veder rovesciata la sentenza che condanna il loro bimbo malato alla sospensione dei trattamenti che lo tengono in vita, qualche giorno fa hanno osato sfidare “il sistema” minacciando di portare via il piccolo dall’ Alder Hey Hospital di Liverpool quasi con la forza, rischiando pure la galera. L’unica cosa che hanno ottenuto per il loro Alfie è solo una manciata in più di giorni di vita.
A nutrire la speranza degli Evans, oltre che dei tanti manifestanti che da giorni vegliano il piccolo nel piazzale antistante l’ospedale, è stato un parere del Christian Legal Center, l’associazione che ha seguito la famiglia nella sua battaglia legale, secondo cui i genitori erano liberi di revocare il dovere di cura della struttura per trasferirlo ai nuovi medici. L’obiettivo era infatti portare Alfie in un qualsiasi altro ospedale europeo (si è pensato anche al Bambin Gesù di Roma) disposto a prendersene cura.
Ma niente da fare. I giudici hanno oggi confermato che “il miglior interesse” di Alfie è morire e che nessuno, neppure la libertà dei genitori, può in alcun modo comprometterlo con scelte diverse dalla sospensione dei trattamenti vitali. La determinazione giudiziaria ha avuto così la meglio su quella di due genitori disperati.
“Le argomentazioni avanzate a nome dei genitori – continuano i giudici – non forniscono alcuna base su cui si possa dire che Alfie sia detenuto illegalmente. Riteniamo anzi di non poter concludere questo giudizio senza registrare il nostro sgomento o preoccupazione per ciò che ci è stato detto, e per le conseguenze di ciò che è accaduto in ospedale negli ultimi giorni”. Come a dire, “nessuno si azzardi a osare così tanto, né voi né altri”.
Anche noi, insieme a Thomas e Kate, abbiamo sperato in un miracolo. E continuiamo ancora a farlo visto che, a quanto pare, ci sarebbe tempo fino a martedì 17 alle 16 per presentare un ultimo ricorso, quello alla Corte suprema.