Alitalia brucia metà della sua capitalizzazione. I francesi: “Non obbligati a comprare”

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Alitalia brucia metà della sua capitalizzazione. I francesi: “Non obbligati a comprare”

Alitalia brucia metà della sua capitalizzazione. I francesi: “Non obbligati a comprare”

18 Marzo 2008

Con i crolli delle ultime due
sedute di Borsa Alitalia ha bruciato metà della sua
capitalizzazione. E intanto i francesi frenano.

Tra ieri ed oggi, i giorni successivi all’ok
del cda di Air France – Klm alla trattativa in esclusiva, il
titolo ha fatto registrare una perdita complessiva quasi del 50%
(il 48,31% per la precisione), portando così il valore in
Piazza Affari a quota 382,7 milioni di euro.

Una capitalizzazione questa che potrebbe diluirsi
ulteriormente nelle prossime sedute alla luce del fatto che il
titolo si sta man mano allineando ai dieci centesimi per azione
messi sul piatto da Air France.
Questo prezzo valuta la compagnia di bandiera in Borsa 138,6
milioni di euro. Il riferimento della seduta odierna è a 0,276
euro (-29,43%).

La giornata è stata decisamente articolata. Il numero uno del gruppo franco-olandese, Jean-Cyril Spinetta, a Roma per incontrare i sindacati, ha avvertito: “Non siamo obbligati a comprare”. “E’ un piano doloroso – ha spiegato il manager francese – ma poi decollerà e integreremo Alitalia come è successo per Klm”.

Spinetta ha confermato poi i 1.600 esuberi per Az Fly. Ai sindacati sono stati illustrati anche l’entità e la tipologia degli
esuberi. Alitalia ha spiegato ai sindacati che gli esuberi in Az fly
sono così suddivisi: 500 tra i piloti, 600 tra gli assistenti di volo e
500 tra gli assistenti di terra.

Pesa
però come un macigno la questione Malpensa. Il Governo ha annunciato
che è stato siglato presso il ministero del Lavoro un accordo con
sindacati, Regione Lombardia, Province di Milano e Varese, e Sea per la gestione della crisi occupazionale dello scalo milanese.
Ma chiede anche alla Sea di “favorire la positiva conclusione
dell’accordo tra  Air France e Alitalia ritirando il ricorso presentato
contro quest’ultima”. In caso contrario “la Sea non potrà che assumersi le responsabilità conseguenti”.

Ma il sindaco di Milano Letizia Moratti avverte: “Una
rinuncia da parte nostra è impensabile”. Per poi aggiungere che
l’eventuale fallimento della compagnia di bandiera non sarebbe “una
catastrofe”. 

Intanto, oggi nel faccia a faccia tra i manifestanti e gli agenti in tenuta
anti-sommossa un lavoratore dell’Atitech è rimasto ferito alla testa.
Circa 400 lavoratori, giunti dagli stabilimenti di Napoli di Atitech
(una società legata ad Az servizi), hanno cercato di entrare nella sede
della compagnia, ma quando sono stati allontanati da polizia e
carabinieri, sono nati dei tafferugli che hanno coinvolto i lavoratori
e le forze dell’ordine. L’uomo alla testa ed è stato soccorso da
un’ambulanza.

A rassenerenare il clima c’è stato succerssivamente
l’intervento del presidente di Alitalia Maurizio Prato, il quale ha
spiegato che per i lavoratori di Atitech, le attività di manutenzione
pesante di Az Servizi “non sono previsti licenziamenti ma soluzioni
non traumatiche”.