Alitalia. I lavoratori scioperano anche con la Cai

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Alitalia. I lavoratori scioperano anche con la Cai

19 Gennaio 2009

Una nuova giornata di scioperi. A quanto pare i lavoratori dell’Alitalia hanno deciso di continuare con la solita ondata di proteste nonostante la nuova società sia appena nata.

Sciopero. Quello indetto da oggi dal sindacato dei lavoratori (Sdl) intercategoriale è il primo sciopero dell’era Cai. Il sindacato ha confermato sul sito la protesta di quattro ore (dalle 10 alle 14), "di tutti i lavoratori assunti, cassaintegrati e precari" presso il varco equipaggi dell’aeroporto di Fiumicino.

Secondo quanto è stato diffuso, la ragione della mobilitazione è quella di protestare contro la nuova società: "Tutti siamo coscienti di quanto è accaduto in questi mesi sulla nostra pelle migliaia di esuberi tra cassaintegrati e precari e condizioni di lavoro pesantissime".

"A questa lista – scrive l’Sdl – si sono poi aggiunte altre questioni pesanti: criteri di assunzione applicati senza alcuna trasparenza; rifiuto, da parte della nuova società, di applicare la normativa sociale a tutela della maternità e paternità e dell’assistenza ai parenti disabili; incertezza oltre che per il destino delle società AMS e Atitech, anche per altri settori di Alitalia come, ad esempio, il Call Center".

Ma il sindacato minaccia non si fermerà qui e annuncia che "ne seguirà presto un altro di 24 ore".

Statuto. Sciopero a parte, oggi sarà una giornata fondamentale per la nuova compagnia: oggi ci sarà la riunione dell’assemblea straordinaria dei soci della compagnia per approvare le modifiche allo statuto necessarie per recepire l’accordo con il vettore franco-olandese.

Al testo, di 27 articoli, verranno inserite alcune modifiche di particolare importanza. Tra queste, , il diritto di recesso di Air France-Klm che può essere esercitato nel caso in cui "anche uno soltanto" degli accordi di collaborazione con Alitalia venga meno per responsabilità imputabili alla compagnia italiana.

Altra novità riguarda la durata del cda che scadrà il 12 gennaio 2012, quindi prima del previsto, mentre servirà il voto favorevole di almeno 10 soci per vendere Alitalia o Air One. I termini dell’accordo, la cui durata è al 2050 salvo proroga, prevedono che Air France-Klm versi 322,4 milioni di euro per l’acquisto del 25% del vettore italiano compreso un sovrapprezzo di 155 milioni che comprende un premio di 40 milioni.

L’ingresso nel capitale dovrà avvenire entro il 31 marzo ed è subordinato alle autorizzazioni dell’Antitrust e all’approvazione dell’assemblea dei soci all’aumento di capitale riservato e alle modifiche dello statuto.

Le sinergie previste complessivamente ammontano a 720 milioni e una delle clausole dell’accordo prevede per Alitalia il diritto di recesso se queste non dovessero essere raggiunte almeno al 50% nei tre anni: in questo caso la compagnia italiana ha un’opzione per l’acquisto del 25% in mano francese. Altro punto qualificante è il vincolo di lock up della durata di quattro anni e cioè fino al 12 gennaio 2013.

I vincoli del lock-up, secondo quanto previsto dall’accordo, decadono nel caso di quotazione in Borsa, possibile a partire dal 28 ottobre 2011. L’accordo stabilisce inoltre due categorie di azioni: categoria ’A’ e ’B’. Le prime, ordinarie, assegnate ai soci italiani, le seconde a quelli franco-olandesi. Entrambe le categorie hanno gli stessi diritti patrimoniali e amministrativi ma Air France-Klm gode di un diritto di recesso di cui potrà avvalersi nel caso di risoluzione degli accordi per motivi imputabili ad Alitalia.